«Siamo vicini a una valle stravolta dall’alluvione»

L’Anioc di Cuneo all’inaugurazione del monumento che ricorda le vittime del maltempo di un anno fa

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Commozione, di­spia­­cere, dolore ma an­che orgoglio e desiderio di ono­rare la memoria di chi ha perso la vita e di chi ha subito pesanti danni nel corso dell’alluvione che ha flagellato la provincia di Cuneo e, in particolare, il territorio delle Alpi Marit­time esattamente un an­­no fa, nell’ottobre 2020. So­no alcune delle emo­zioni che si sono vissute nei giorni scorsi a Vievola, località di Tenda lun­go la linea ferroviaria “Cu­neo-Venti­mi­glia”, in oc­ca­sio­­­­­ne del­l’inau­­gurazione del mo­­­­­numento eretto proprio per ricordare le persone dram­­­­­­­­­­­ma­ti­camente scomparse a cau­sa di quel tragico even­­to. All’appun­ta­mento ha partecipato an­che la delegazione provinciale del­­l’As­so­cia­zione Na­zio­nale In­si­gniti Ono­ri­ficenze Caval­­le­­resche (Anioc) di Cuneo.
­Per commemorare il triste fat­to è stata realizzata un’opera scultorea che raffigura un pastore con alcune pecore, a ricordo di Paul Giordano e degli altri mal­gari di­spersi nel­l’alluvione; un mo­nu­mento voluto e realizzato grazie alla raccolta fondi promossa dal­l’Asso­ciazione Na­zionale le Ordre du Merite Fran­cese-dipartimento Alpi Ma­rit­­ti­me, guidato da Fran­cois Ja­quot, cui ha prontamente aderito l’Anioc cu­nee­se, per celebrare un ge­sto che sta a suggellare l’amicizia e la solidarietà sociale instaurata tra gli insigniti di onorificenze francesi e quelli italiani, con l’obiettivo di cooperare per promuovere iniziative a fa­vore della collettività e, più nello specifico, delle persone colpite da tragedie. Si tratta di un connubio che si rinnova da tem­po e che ha visto sempre più consolidarsi il le­­game tra i due sodalizi, con incontri e condivisione di intenti, nel rispetto e nell’esaltazione del mot­to “la Ca­val­leria è sim­bo­­lo di amicizia universale”. L’occa­sione dell’inaugurazione del monumento ha rac­colto attorno alla piccola chiesa di Vie­vola tutta la Val Roya, per la Messa in suffragio delle vittime, concelebrata dal ve­scovo di Nizza André Marceau e dall’arcivescovo di Monaco Domini­que-Ma­rie Da­­vid e partecipata da autorità civili, militari, religiose e personalità delle Alpi Marit­time e non solo. Numerosi i rappresentanti del­­le istituzioni provinciali e degli enti locali, oltre che del Con­solato. Una cerimonia a cui, come si diceva, ha contribuito in modo significativo l’Anioc della provincia di Cuneo, presente con i propri labari, con il delegato re­gionale Gran Croce Carlo Varni, il delegato provinciale Cle­men­te Mal­vino, ac­com­pagnato dall’alfiere Ma­rio Ad­divinola e il delegato di Bra Stefano Milanesio con il segretario ufficiale Gia­como Berrino, a cui Anioc ha rivolto un ringraziamento per il ser­vi­zio audio­vi­si­vo rea­lizzato.
Durante la cerimonia è sta­ta deposta anche una co­rona d’alloro ai piedi del mo­numento da parte del­l’Anioc, sotto le note del­l’in­no di Mameli, eseguito dal­la Banda Musicale dei Vigili del Fuoco di Nizza.
Il presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna ha dichiarato: «Commemorare serve a ricordare le vittime, ma anche ad assumersi responsabilità, ovvero fare in modo che agli impegni presi corrispondano i fatti. Penso alla riapertura del collegamento stradale della Val Roja entro ottobre 2023 e al rafforzamento del collegamento ferroviario “Nizza-Cu­neo-Torino” facendolo diventare all’altezza di quelli europei».