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Santo Stefano Roero: tra un applauso e tanto realismo, si insedia il nuovo Consiglio Comunale

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Nel raccontare il primo Consiglio comunale della nuova era amministrativa, a Santo Stefano Roero, è bene iniziare con qualche osservazione di carattere… semiotico.
In primis, il luogo e il contesto: via dalla “vecchia-nuova” sala consiliare, con la nuova sindaca Giuseppina Facco pronta a preferire la (ottimamente restaurata: occorre darne atto) confraternita di San Bernardino. E, soprattutto, largo alla presenza del pubblico: numeroso, anche se non oceanico, giusto per rinfrancarsi da una tornata elettorale dall’affluenza comunque contenuta -meno del 60%- e obiettivamente non abituato a partecipare a queste sedute sempre pubbliche. Ma che, in passato, spesso si erano svolte ad ore di difficile fruizione.

Tra un “non si sente” spesso urlato dalla sala, applausi a tratti, e il segretario Francesco D’Agostino costretto a tratti a ricordare come gli uditori consiliari siano tenuti al silenzio di legge, è così iniziata lunedì 18 ottobre la nuova consiliatura santefanese. Speriamo in un futuro migliore e della collaborazione da parte di tutti: la situazione non è per niente facile, ha sottolineato la prima cittadina, la quale ha prima onorato il rito del giuramento sulla Costituzione Italiana, ed è poi passata alle prime azioni del suo mandato.

Ci sarà, ad esempio, la figura del presidente del Consiglio comunale: attualmente non prevista dallo statuto civico, ma per cui l’assemblea si è dimostrata favorevole all’unanimità. «Sarà un modo, questo, per non accentrare tutto in una sola persona», ha commentato la Facco. Se ne tornerà a parlare nelle prossime settimane, quando questa innovazione verrà formalmente portata in votazione per ottenere la maggioranza assoluta del consesso.

Il tono collegiale potrebbe poi essere, almeno secondo le intenzioni, uno dei temi di questo nuovo corso: dal momento che la Facco ha scelto di distribuire ruoli e competenze a tutti gli amministratori. Il vice sindaco sarà Guido Borgogno: il quale avrà delega su lavori pubblici, trasporti, infrastrutture, protezione civile, servizi demografici e cimiteriali. A completare la Giunta ci sarà Marco Costa: a cui sono state attribuite le competenze in fatto di bilancio, finanze, servizi pubblici, consorzi e società partecipate.

Il sindaco conserverà per sé le competenze in merito a polizia locale, progetti strategici, sport, sicurezza, manifestazioni, tutela legale, personale, urbanistica, stato civile, agricoltura, attività produttive e volontariato, di concerto con i consiglieri eletti delegati del gruppo di maggioranza. Ossia, assieme ad Andrea Marsero, Davide Chiesa (agricoltura, tutela e sviluppo rurale, ambiente, supporto a cultura e turismo), Valerio Dutto (politiche familiari, servizi socio assistenziali), Maria Catena Gallo (assistenza scolastica, supporto a urbanistica e edilizia privata) e Roberta Maiolo (cultura, turismo e manifestazioni), quest’ultima designata altresì come capogruppo di maggioranza mentre Bertero Mario sarà invece capogruppo dell’opposizione.

In una serata in cui la Facco ha voluto presentare le linee programmatiche di mandato già annunciate in sede di candidatura pur nella difficile situazione finanziaria “ereditata” dal passato, non sono mancati applausi e “olé” per la scelta unanime dei consiglieri volta alla rinuncia del gettone di presenza alle sedute.

Si tratta di una prassi abbastanza frequente, nei Comuni della zona: ma che qui, evidentemente, è già di per sé stata percepita come “straordinaria”. Signore e signori: si riparte, anche da questi piccoli gesti.

Paolo Destefanis