La passione dei Borghi abbraccia la Fiera

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Cresce l’attesa per la 91a edizione della Fie­ra Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che si svolgerà dal 9 ottobre al 5 dicembre. Questa edizione sarà caratterizzata da una decisa svolta che terrà conto dei temi più contemporanei, quali la tutela ambientale, il cambiamento climatico e la sostenibilità, intesa non solo nella sua accezione ambientale, ma declinata anche lungo le direttrici sociali ed economiche, percorrendo il sentiero delle opportunità della transizione energetica verso un’economia a emissioni zero. Il cuore della Fiera rimarrà il “Mercato mondiale del tartufo bianco d’Alba”, all’interno del cortile della Maddalena, unitamente alla rassegna “Alba­Qua­lità” e all’“Alba truffle show” (impreziositi dalle “Analisi sensoriali” curate dai giudici del Centro Nazionale Studi Tartufo, dalle “Wine tasting experiences” dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero e dai tanti chef che firmeranno i “Foodies moments”). La principale novità di quest’anno sarà rappresentata dal progetto “Dawn to Earth”, che collegando Alba con il resto del pianeta porterà a dialogare tra loro im­portanti personalità, nel ciclo di incontri “Sostenibilità incrociate”. Tra le altre novità, significativo è il percorso avviato dal­l’Ente Fiera per ottenere la cer­tificazione Iso 20121.
Tra le conferme, nel weekend che anticipa l’apertura della Fiera, sabato 2 e domenica 3 ottobre, troveranno ampio spazio folclore e tradizione, grazie all’impegno della Giostra delle Cento Torri. Si inizierà sabato 2, con l’“Investitura del podestà e la rievocazione storica” in piaz­za Risorgimento, in una formula inedita, slegata dal tradizionale “Palio degli asini”. Vista l’impossibilità per i Borghi di preparare un nuovo episodio originale, non verrà assegnato il premio per la sfilata. Lo spettacolo sarà comunque garantito, in quanto ciascun borgo riproporrà un episodio pescando nel repertorio passato. La serata prenderà il via alle 20,30, con l’investitura del podestà annunciata dagli Sban­dieratori e Musici della Città di Alba. Il “Palio degli asini” si correrà domenica 3, nuovamente nella sua antica sede, intorno al Duomo di Alba, a partire dalle 15,30. Sarà trasmesso anche in streaming. A scandire i diversi momenti della giornata, gli intermezzi che coinvolgeranno sbandieratori, musici, danzatrici e personaggi in abiti antichi che doneranno agli spettatori un’e­sperienza indimenticabile. Al termine della gara, l’assegnazione dell’ambito drappo, dipinto quest’anno dallo chef Cesare Giaccone. Commenta il presidente della Giostra delle Cento Torri, Luca Sensibile: «È davvero importante dare un segnale di ripartenza e riaccendere l’entusiasmo dei Borghi, grandi protagonisti della Fiera del Tartufo, che mettono a disposizione im­pegno e passione nella realizzazione della sfilata, del “Palio” e di tutti i momenti legati a folclore e tradizione. La scelta di fare nulla poteva forse essere più sem­plice, ma si è voluto lanciare un forte messaggio».
La Fiera conferma inoltre la propria attenzione nei confronti delle nuove generazioni di visitatori, allestendo per i bambini l’area dell’“Alba truffle bimbi”, presso il Palazzo Mostre e Congressi intitolato a Giacomo Morra. Rinverdendo l’appuntamento con la solidarietà, in collaborazione con l’Enoteca Re­gio­nale Piemontese Cavour, il Castello di Grinzane Cavour ospiterà, il 14 novembre, la XXII edizione dell’Asta Mon­diale del Tartufo Bianco d’Alba.
«Il cambiamento climatico si fa sentire sempre più, tanto da averci spinto a posticipare di una settimana l’apertura della Fiera, seguendo lo slittamento della stagione tartufigena. Quel­la della sostenibilità è una sfida attuale e non più rimandabile e rappresenta la svolta che quest’anno abbiamo deciso di imprimere all’evento, dopo la prima in cui ci eravamo concentrati sullo spostamento del focus dal prodotto, il tartufo bianco d’Al­ba, al suo utilizzo nell’alta cucina», ha commentato il presidente dell’Ente Fiera Interna­zionale del Tartufo Bianco d’Al­ba, Liliana Allena.
Ha aggiunto il sindaco di Alba, Carlo Bo: «La città di Alba, “capitale della Cultura d’Im­presa 2021” e prossima sede della “Global conference on wine tourism”, è capofila di un’area straordinaria, capace di giocare in squadra con tutti gli attori del sistema territoriale. La natura ci dona il pregiato tartufo, i grandi vini e gli straordinari prodotti agricoli che contribuiscono a rendere eccezionale l’accoglienza per migliaia di visitatori, da ogni parte del mondo. Alla natura e alla straordinaria opera di modifica messa in atto dall’uomo dobbiamo la bellezza delle nostre colline. A noi non resta che preservare questa meraviglia, valorizzandola».
Queste, invece, sono le considerazioni del presidente della Re­gione Piemonte, Alberto Ci­rio: «Se 550mila persone visitano ogni anno le no­stre colline Une­sco, e da ogni parte del mondo le considerano il gotha del turismo del gusto, è grazie alla forza di prodotti d’eccellenza come i nostri vini e di un ambasciatore straordinario qual è il tartufo bianco d’Alba. La Fiera, fin dalla sua nascita, è stata un motore fondamentale di promozione non solo per questo prodotto unico della nostra terra, ma per tutto il territorio piemontese e italiano. Per questo, siamo mol­to felici di vivere questa nuova edizione, che ha il profumo inconfondibile del tartufo, ma anche della ripartenza. E noi fa­remo in modo di rendere questo evento imperdibile e sicuro sot­to ogni profilo, anche sanitario. Perché da sempre la Fiera del Tar­tufo Bianco d’Alba è nel mon­do garanzia di qualità».