L’evento promosso dalla Confraternita della Nocciola per celebrare i “Fautor Langae” ha avuto un ospite di primissimo piano: il direttore del quotidiano francese Le Monde, Jerome Fenoglio. Giornalista di fama mondiale, è fortemente legato al territorio dell’Alta Langa. I suoi bisnonni, infatti, erano originari di Cortemilia e Gorrino, frazione di Pezzolo Valle Uzzone. Alla luce di ciò, come lo stesso Fenoglio aveva rivelato nell’intervista esclusiva rilasciata nelle scorse settimane alla Rivista IDEA, la visita dei luoghi da cui è iniziata la sua storia è ogni volta occasione di nuove scoperte, all’insegna di forti emozioni. Fenoglio, che in passato si era già recato un paio di volte nel territorio langarolo (rimanendo però in incognito), è stato guidato alla scoperta di Cortemilia e ha anche fatto tappa ad Alba, dove è stato ospite, tra gli altri, del Centro Studi Fenoglio e della famiglia Ceretto. A Cortemilia, il giornalista francese è stato nominato ambasciatore della “Tonda Gentile” nel mondo. Visibilmente emozionato, Fenoglio ha dichiarato: «Sono rimasto colpito dall’accoglienza che ho ricevuto a Cortemilia e negli altri luoghi del territorio in cui sono stato ospite. L’emozione è stata doppia pensando al fatto che in queste terre sono nati e cresciuti i miei avi. A questo proposito desidero ringraziare la Confraternita, oltre che per l’invito e il riconoscimento anche per la ricerca storica che hanno effettuato al fine di ricostruire il mio albero genealogico. Per questo motivo, indosso con orgoglio gli abiti della Confraternita. E con orgoglio sarò ambasciatore della nocciola di Langa nel mondo. In realtà, lo ero già stato in passato, seppure in maniera inconsapevole, decidendo di utilizzare per una cerimonia di famiglia le noccioline zuccherate piemontesi al posto dei confetti. Ora promuoverò questo fantastico prodotto presso tutti i miei conoscenti: posso confermare che è davvero la nocciola più buona del mondo. Faccio anche due promesse: imparare a parlare bene l’italiano e tornare in Alta Langa, da dove sono partiti i miei avi, con sempre maggiore frequenza».