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Con Alambicco Academy cambiare per crescere

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Alambicco Academy nasce grazie all’intuizione di Gabriele Za­non e Rita Pierandrea e si pone come interlocutore per guidare manager e imprenditori attraverso il cambiamento, consapevoli del processo di innovazione, grazie a percorsi formativi ad alta componente esperienziale.
«Le basi del nostro lavoro», rimarcano i due professionisti impegnati costantemente nella crescita e digitalizzazione delle imprese, «sono legate da un preciso filo conduttore: la cultura d’impresa, che per l’imprenditore vuol dire innovazione, creatività, resposabilità e qualità». E gli imprenditori che hanno aderito a questa nuova formazione: cosa ne pensano?
«Ho scelto di partecipare ed essere il presidente del Con­si­glio Direttivo di Alambicco»,
ri­badisce Giuseppe Fabbri, am­ministratore delegato di Bo­nifanti-Grondona, «in virtù del rapporto cordiale che ho con Ga­briele. Essere parte attiva dell’organo direttivo, permette di sviluppare tutta una serie di idee che hanno come obiettivo quello di creare una re­te di
im­prese attente all’attività formativa di alta professionalità. In­contri non finalizzati al business ma semplicemente atti a svi­luppare competenze, scambi di opinioni, suggerimenti, talenti. E chi ascolta sa di dover cogliere suggerimenti sen­za pregiudizi… Apprezzo anche l’idea di estendere questo progetto ai giovani appena diplomati o laureati; figure utili per le aziende che hanno bisogno di capire concretamente cosa è il mondo del lavoro…».
«Nel mio caso invece», sottolinea Ezio Miroglio, della Fratelli Mi­roglio e vicepresidente del Di­rettivo Alambicco, «la partecipazione a questi momenti è scaturita dall’idea che ciscuno di noi non sa mai abbastanza, ma soprattutto non deve precludersi strade verso la formazione. L’in­contro di Barolo ci ha posto co­me imprenditori dinnanzi a scelte e ai conseguenti percorsi men­tali adatti ad affrontarle. A Relais San Maurizio, invece, abbiamo colto il valore delle neuroscienze, quando accade l’atto creativo».
Per Alessandro Bonicalzi e Fa­biana Pastore (consigliere di Alambicco) di AB Oil & Gas, «la scintilla ha fatto nascere nuove collaborazioni e ci ha premesso una “full immension” con altri imprenditori, che hanno le no­stre stesse problematiche e la stessa necessità di trovare soluzioni. Questo scambio favorisce il dialogo. Anzi, mette a nudo l’imprenditore, spogliandolo di ogni limite e di ogni preconcetto, lasciando così emergere potenzialità inaspettate».
Ilio Piana, in rappresentanza di Api Cuneo, in qualità di segretario del Con­si­glio Direttivo di Alambicco parla del progetto in toni positivi: «Oltre ai manager, geniale ritengo sia l’intuizione di rivolgere lo sguardo ai giovani, ponendo anche riguardo al tema del ricambio generazionale che tanto sta caratterizzando le imprese in questo periodo post-pandemico. Sono tante le sfaccettuatre cui Alambicco pone attenzione, e credo, che la lungimiranza di Gabriele Zanon, rappresenti un valore imprescindibile in contesti particolari, come quelli manageriali».
Ivan Morisiasco del Caseificio Moris e consigliere di Alambicco ribadisce invece, «la formazione culturale, così traversale e mirata, capace di coinvolgere aziende anche molto diverse tra loro, permette di potenziare nuovi linguaggi, attraverso l’esperienza diretta che esplora la mente, ma anche i sensi e le sensibilità individuali. Un confronto mai banale, assolutamente costruttivo».

BaNNER
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