Polo Foodwine: sviluppo per il settore agroalimentare e vitivinicolo

Presentato a Grinzane il nuovo progetto

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Nei giorni scorsi al Castello di Grinzane Cavour, con il patrocinio del Parlamento Europeo, della Regione Pie­monte e della Provincia di Cuneo si è tenuto l’evento di presentazione ufficiale del progetto Polofood­wine ideato dal Comitato Pro­motore per il polo logistico e dei servizi dedicato al settore agroalimentare-vitivinicolo, comitato composto da oltre 60 soci tra imprenditori, professionisti, enti partecipati e associazioni di categoria, con l’obiettivo di realizzare un polo logistico e dei servizi dedicato al comparto agroalimentare-vitivinicolo del Basso Piemonte. «Il sistema logistico attuale è inefficiente, inefficace poiché non aiuta le imprese del settore nonché dannoso per l’ambiente», ha detto la presidente avvocato Annalisa Genta «analizzando le attuali difficoltà e identificando le potenzialità del settore agroalimentare-vitivinicolo abbiamo capito che l’unica soluzione per sostenere le a­ziende del comparto è la creazione di un polo logistico e dei servizi dedicato al settore agro­alimentare e vitivinicolo, non parliamo solo del trasporto e dello stoccaggio delle merci, ma della possibilità di intercettare la rete commerciale mondiale, di valorizzare le eccellenze del Basso Piemonte e di ridurre i costi di distribuzione, per incrementare le vendite e creare nuove opportunità occupazionali».
Il Basso Piemonte rappresenta infatti un’area ad alta vocazione agroalimentare e vitivinicola con prodotti d’eccellenza coltivati con costanza, passione e impegno che molti uomini e donne ripongono ogni giorno nel lavoro della terra e diventati oggi delle eccellenze conosciute e invidiate in tutto il mondo.
La posizione strategica del Basso Piemonte, alle porte dell’Europa potrebbe far decollare il potenziale del territorio in tutto il mondo, tuttavia infrastrutture obsolete, traffico in prevalenza su gomma e una pianificazione sommaria comportano costi aggiuntivi per le aziende e rischi per la sicurezza nella circolazione nonché un considerevole impatto ambientale.
A presiedere il Comitato Scientifico, che affianca il Co­mi­tato Promotore, il professor
Giu­seppe Tardivo, professore ordinario (per insigni meriti accademici) di economia e gestione delle imprese Uni­versità di Torino e cofondatore del Campus di management e di economia sede di Cuneo, nonché membro dell’Advisory Board di Unicredit «il Comitato scientifico non vuole solo essere un organo consultivo ma di interazione con il Comitato Pro­motore, con il territorio e con mondo delle istituzioni regionali, italiane ed europee.
Dob­biamo, come territorio, fare qualcosa di più per valorizzare i nostri prodotti e per farli conoscere, dobbiamo pensare alla necessità di avere una visione mondiale di divulgazione dell’attività di questo Polofood­wine, anche per i riconoscimenti che ci sono già stati dati. Importante, da questo punto di vista, sarà il ruolo delle Uni­versità e del Politecnico poiché Università vuol dire ricerca, cultura, formazione e vuole anche dire capacità di comunicazione. Questa iniziativa ha un valore strategico dal punto di vista della valorizzazione del territorio poichè questo polo si rivolge prevalentemente ai piccoli me­di produttori che hanno dimostrato in questo momento così difficile di saper resistere, sono la vera forza produttiva della nostra Provincia, del Piemonte dell’Italia».
Il progetto del Polofoodwine visto con particolare interesse e speranza soprattutto degli esponenti del tessuto imprenditoriale piemontese, colpito du­ramente dallo shock della pandemia, ha registrato il tasso di espansione più basso dell’ultimo decennio.
«Difficile per un imprenditore non è il produrre o vendere ma raggiungere il consumatore
fi­nale al minor costo possibile e nel minor tempo possibile», ha sottolineato Mariano Costama­gna noto imprenditore del territorio e socio fondatore del comitato promotore del Polofoodwine. «Abbiamo prodotti che ci sono invidiati in tutto il mondo, se vogliamo raggiungere i potenziali milioni di clienti dobbiamo trovare soluzioni per della logistica. È necessario, impellente, fare squadra tra di noi, che abbiamo ognuno nel proprio settore, la stessa cultura, la cultura delle eccellenze! Ben venga questo progetto che si pone l’obiettivo di portare al successo le nostre aziende!».
L’assessore regionale Andrea Tronzano è intervenuto con un video per salutare con entusiasmo l’idea: «siamo attenti a questo progetto. L’abbiamo inserito nella lista dei progetti per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza perché la logistica è una parte integrante dello sviluppo del Piemonte. Il progetto del Polofoodwine è un’idea lungimirante. Contiene in sé tre elementi chiave su cui la regione scommette da sempre: la transizione green, la logistica e l’agrifood e comprende bene le esigenze del Piemonte rappresentando il punto di svolta di un territorio capace di fare squadra».
Il riconoscimento più importante arriva dalle parole positive espresse da uno dei protagonisti del governo Draghi l’onorevole Vannia Gava, sottosegretario al ministero della transizione ecologica che, complimentandosi per l’idea progettuale, ha inviato un video ribadendo «la forza della tradizione agroalimentare italiana che persuade il mondo ha la necessità di sintetizzarsi con la forza dell’innovazione che caratterizza la logistica. Tutti noi sappiamo che cosa significhi per l’Italia il lavoro delle donne degli uomini del settore agroalimentare. Dobbiamo anche ricordare che per valorizzare, far funzionare e diffondere queste eccellenze si ha bisogno di una rete moderna, digitale veloce e di servizi innovativi. Questo progetto è bello perché contiene in sé una visione strategica basata sull’economia circolare, ha l’ambizione di ottimizzare l’utilizzo del suolo, recuperare impianti in­dustriali abbandonati e cercare soluzioni sostenibili anche tramite l’utilizzo di tecnologie che oggi danno una prospettiva sempre più green. Abbiamo puntato quasi 3 miliardi di euro per lo sviluppo della filiera agroalimentare di cui 800 milioni per lo sviluppo della logistica del settore agroalimentare, sono cifre enormi, cifre che il paese non ha mai visto, soprattutto questo settore non ha mai visto. Dobbiamo essere una squadra, dobbiamo utilizzare quello che si può definire il “metodo Polofoodwine” ovvero fare squadra tra pubblico e privato, tra fornitori e servizi, tra produttori e distributori, come ci insegna la grande storia agroalimentare piemontese e italiana».
Presente anche l’Europarla­men­tare Onorevole Gianna Gancia che ha così commentato: «ottima iniziativa che parte dalle nostre aziende che sono considerate delle eccellenze per promuovere i nostri prodotti e soprattutto un nuovo modo di vedere il futuro nel trasporto delle merci e anche un nuovo modo di rendere le nostre produzioni più internazionali. L’Europa spinge molto in questa direzione e credo che, nonostante le problematiche della burocrazia ci sia nel progetto molta determinazione e molta forza, caratteristiche che contraddistinguono soprattutto noi cuneesi».
Il senatore Marco Perosino ha rimarcato: “È un’ottima idea che nasce da un comitato composto da imprenditori e secondo me questo è già una garanzia di successo. Auspico che nasca in un’area industriale dismessa per evitare il consumo di suolo, come ce ne sono tante e che nasca nonostante la difficoltà e la carenza di infrastrutture che è atavica. Ci sono delle norme da cambiare ma poco basta fare per far funzionare quelle che ci sono».
L’Onorevole Monica Ciaburro ha rimarcato: «dobbiamo accompagnare queste eccellenze di uomini e donne che hanno saputo fare grande il nostro territorio. Oggi è il tempo di fare sinergia e grazie a te Annalisa, che hai saputo mettere insieme tutti gli aspetti della nostra società e della nostra comunità guardando ai giovani. E questo non può che farci ben sperare rispetto a un’opportunità che è unica e straordinaria, quella del Recovery Fund».
Per la Provincia il consigliere Roberto Passone ha ribadito: «la Provincia crede molto in questa iniziativa, fare rete con tutti gli stakeholder territoriali per intercettare le risorse può avere un grosso impatto sia dal punto di vista della logistica pura che della promozione e della valorizzazione dei nostri prodotti sul mercato internazionale. Quindi tutti gli attori del nostro territorio, sinergici e compatti, possono portare dei grossi risultati».
Il padrone di casa, il sindaco di Grinzane Cavour, Gianfranco Garau ha sottolineato: «siamo felici di aver ospitato questo convegno perché penso sia stato un momento importante. In questo castello negli anni ‘70 si parlava di poter passare come Barolo e Barbaresco alla Docg. E sappiamo tutti quale è stata da quel momento la storia dei nostri vini. Oggi si ritorna a parlare qui di quacosa di molto importante: sappiamo come sindaci di questi comuni quanto questo sia un territorio molto dedicato e per questo vi ringraziamo perchè così prendiamo a cuore una necessità delle piccole aziende e lo facciamo in modo sostenibile».