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Attilio Giorda: «questo momento sportivo è la prova tangibile di una ritrovata “normalita”»

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Quali sono i principi su cui si fondano i settori giovanili, maschile e femminile, del Volley Parella Torino?
«Il principio base è creare dei percorsi sportivi che portino al massimo sviluppo della massima capacità del/della ragazzo/a. Se saranno da serie D o da serie A si vedrà col tempo. Questo principio si coniuga sempre con l’obiettivo fondamentale che nessuno abbandoni mai l’attività sportiva. Riteniamo che la nostra sia sì un’attività agonistica, perché finalizzata all’agonismo, ma è anche e soprattutto un’attività svolta per far fare sport ai giovani, in un periodo storico in cui l’obesità infantile è in forte aumento».

Come siete riusciti a mantener viva al voglia di pallavolo?
«Non è stato semplice, nella prima fase di lockdown abbiamo attivato una serie di proposte online che hanno riscosso molto successo. A giugno e a settembre abbiamo fatto attività all’aria aperta nei parchi. Ciononostante abbiamo perso una percentuale importante (circa il 25%) di tesserati che non hanno ripreso. Tuttavia le famiglie hanno compreso la difficoltà con cui abbiamo dovuto operare e ci hanno appoggiato nella scelta di restare fermi durante la zona rossa per evitare ulteriori contagi. Per questo il ringraziamento a tutte le famiglie è dovuto. Ora siamo fortunatamente arrivati, in qualche modo, alle finali territoriali e speriamo di concludere in maniera positiva l’anno».

Che occasione sarà il camp per le ragazze e i ragazzi che parteciperanno?
«Era importante dare un segnale e mettere una bandierina, sperando di arrivare a poter fare questo camp, cosa non scontata a febbraio, quando abbiamo iniziato a programmarlo. Il risultato è molto buono e si è già vista una buona risposta da parte delle ragazze e dei ragazzi. Crediamo che sia in primis un’opporttunità di crescita tecnica, allenandosi con altri tecnici, che serve sempre a dare quel nuovo input che l’allenatore “settimanale” magari non riesce a dare. E siamo convinti sarà anche un momento di svago e di ritorno a una certa “normalità”, una sorta di chiusura del cerchio, per una stagione durante la quale in alcuni momenti sembrava impossibile prevedere, organizzare e arrivare a svolgere delle attività estive».