I Cavalieri del Roero accolgono nuovi soci, onorano la musica “alta” e premiano Roberto Cerrato

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Nuove forze, nuove risorse per l’Ordine dei Cavalieri di San Michele del Roero. E sì che l’assemblea annuale ordinaria di sabato 29 maggio, al Roero Park Hotel di Sommariva Perno, è stata anche motivo d’investitura per una nuova serie di soci salutati ufficialmente dal Gena Maestro Carlo Rista e dal consesso generale.

Si è trattato di una “dif­ferita” rispetto al calendario canonico dell’Ordine, che tradizionalmente vive questo atto cerimoniale nel­l’ambito della “Vijà” natalizia, annullata nell’edizione di dicembre 2020 a causa delle ben note disposizioni legate all’emergenza sanitaria. Ora, per i nuovi accoliti, il momento è giunto: in attesa di salutare altri discepoli impossibilitati a partecipare all’assemblea primaverile, ma che vestiranno finalmente il collare in uno dei prossimi istanti istituzionali dei Cavalieri del Roero.

Sabato hanno dunque fatto il loro ingresso ufficiale i nuovi cavalieri Gianni Borlengo da Vezza d’Alba, Bruno Brandino da Alba, Francesco Cappello da Torino, Maurizio Carapezza da Magliano Alfieri, Salvatore De Fazio da Torino, Adriana Dellavalle da Santa Vittoria d’Alba, Paolo De March da Torino, Alessandro Drocco da Monticello d’Alba, Fulvio Gallarato da Piobesi d’Alba, Enrico Inverso da Racconigi, Roberto Messineo da S.An­to­nino di Susa, Iolanda Olivero da Baldissero d’Alba, Stefano Quaglia da Saluzzo, Guido Raimondo da Govone, Gabriele Viassone da Monticello d’Alba, Luca Zara da Druento, e Don Giusto Truglia -direttore di Gazzetta d’Alba- insignito del titolo di Cavaliere ad honorem.

Ma non solo: nella mattinata c’è stato tempo anche per un premio ad hoc meritato, e consegnato con il cuore oltre che con una condivisione di sentimenti tra realtà che puntano “in coro” alla valorizzazione del nostro territorio. E’ questo il senso della menzione d’onore a Roberto Cerrato: direttore dell’Associazione Patrimonio Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato e tra i “padri” del progetto Unesco che riguarda tutti noi. Dice il Gran Maestro Carlo Rista: «L’onorificenza è spettata a Cerrato in quanto esempio di impegno sociale, oltre che fautore del riconoscimento mondale delle nostre colline in chiave Unesco, particolarmente impegnato nella individuazione della “Identità Roero” a livello internazionale».

A lui spetta la piena riconoscenza da parte di tutti i Cavalieri di San Michele del Roero: con l’auspicio di proseguire in questa linea di collaborazione e di sinergia, e con un sincero “grazie” per l’opera prestata al servizio del­l’intera collettività. L’exploit di Cerrato ha goduto di “padrini” illustri: come il presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia, il senatore Marco Perosino e Giovanni Negro, vigneron e “patron” dell’associazione Premio Giornalistico del Roero, che peraltro godrà del proprio momento-clou il prossimo 30 luglio a Sommariva del Bosco.

Tutti cavalieri, come lo stesso premiato: tutti pronti a condividere il suo messaggio che ora promette di allargare la cosiddetta “Buffer Zone” Unesco ad altri 18 Comuni del Roero, allungando così la lista di paesi già coinvolti e che ora sono Santa Vittoria d’Alba e Monticello d’Alba, qui rappresentati rispettivamente dai sindaci Giacomo Badellino e Silvio Artusio Comba.

Inoltre, in attesa della sessione generale già fissata nella festa sociale di sabato 2 ottobre (si svolgerà presso la cantina Pelassa di Montà), in corso d’assemblea i Cavalieri hanno già tracciato il solco circa il rito delle borse di studio, tradizionalmente destinate agli studenti roerini che si accingono a frequentare l’ultimo anno si scuola superiore: ma che, con la generosità degli associati e con lungimiranza, negli ultimi anni ha visto nascere un filone legato alla musica. La prima “borsa” è spettata alla soprano coreana Sang Eun Kim, ormai roerina d’adozione, e presentata nell’occasione dal maestro Giuseppe Nova in qualità di fondatore e direttore dell’Alba Music Festival.

Il secondo premio, in ordine di tempo, è invece andato alla banda musicale “La Montatese”, storico ensemble che ha dunque ricevuto tale benemerenza in analogia con quanto accaduto nel recente passato ad altri gruppi bandistici della Sinistra Tanaro.

Paolo Destefanis