Incontro e mostra su Siria e padre dall’Oglio ad Alba

Appuntamento giovedì 27 e dal 28 maggio

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Ad Alba sono in programma due appuntamenti che permetteranno di approfondire la conoscenza di tematiche internazionali, grazie alla collaborazione tra Associazione Alec, Banca d’Alba, Fondazione Ferrero, Gruppo Fotografico Albese e Co­mu­ne di Alba.

“Padre Paolo Dall’Oglio e l’utopia di un dialogo impossibile-Dieci anni di conflitto in Siria” è il titolo della conversazione, con relativo dibattito, prevista nella Sala Storica del Teatro Sociale di Alba, giovedì 27 maggio, alle 18,30. Saranno presenti: Pietro Del Re, che negli ultimi trent’anni ha seguito i maggiori eventi internazionali occorsi nel mondo e è attualmente in­viato in Siria e scrittore; Gian Maria Piccinelli, docente di Diritto Com­parato all’Università della Cam­pania “Luigi Vanvitelli” e co-fondatore dell’Associa­zione Amici di Deir Mar Musa; Ivo Saglietti, fotografo; Fulvio Scaglione, giornalista, scrittore, già vice-direttore di “Famiglia Cri­stiana” e inviato in Siria. Modera Denis Curti, scrittore, giornalista, nonché critico fotografico.

Intorno alla situazione del paese del presidente Bashar al-Assad gli ospiti dibatteranno aiutati dalle fotografie di Ivo Saglietti e dai disegni di Lani Arlen, mentre Gian Maria Piccinelli traccerà un profilo di Padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita fondatore della Comunità Monastica del Khalîl (Abramo l’Amico di Dio), nata nel monastero siro-antiocheno di Deir Mar Musa el-Habashi (San Mosè l’Abis­sino), sito nei pressi della cittadina di al-Nabk, a circa 80 chilometri a nord di Da­masco. Rapito il 29 settembre 2013 a Raqqa, Padre Dall’Oglio non è mai più ricomparso.

La conferenza sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione Ferrero e sul canale di streaming del sito www.fondazioneferrero.it.
Venerdì 28 maggio, a partire dalle 18,30 nello Spazio Mostre del Palazzo Banca d’Alba (via Cavour 4, Alba) sarà inaugurata la mostra “Sotto la tenda di Abramo”, un racconto per immagini, in bianco e nero, che è il linguaggio narrativo di Ivo Saglietti, come si è appreso dal libro, uscito po­che settimane fa, “Lo sguardo inquieto. Un fotografo in cammino”, 2021 Postcart (disponibile in sede di mo­stra).

Ritroviamo nelle parole di Padre Dall’Oglio una descrizione delle immagini riprese da Ivo Saglietti nel sito del monastero nell’anno 2004.

«Le tue foto mi piacciono, ci piacciono, le troviamo vere e ci ritroviamo e anzi ci riscopriamo attraverso di esse. Delle tue foto vorrei sottolineare due aspetti: le mani, che è come se venissero in­contro, accoglienti, operose ma mai ovvie o appendicolari. Poi il lavoro e gli operai».
La mostra sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, dal 29 maggio al 27 giugno, venerdì e sabato, dalle 15 alle 19, domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.