Magasin du Café la risposta “Green” alimentata a pedali

Per la Giornata della Terra ha interpretato il tema di “Greensleevers” nel cuore di un bosco

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Per celebrare la Gior­nata della Ter­ra (nome usato per indicare il 21 aprile, giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra, istituito nel 1970), i Magasin du Café hanno deciso di fondersi nei suoni, nei colori e nell’energia della natura alimentandosi interamente con una bicicletta. Il concetto alla base di questa prima esperienza di una lunga serie è il rispetto per l’ambiente che ci circonda, la capacità di ascoltare il silenzio che sta alla base della musica e della loro poetica. «Le scenografie naturali sono da sempre le più adatte alla nostra musica», spiega la band. «Il segreto è lasciarsi cullare dalle loro vibrazioni. Con questo progetto ambizioso restituiamo alla Natura le emozioni che ci attraversano in quel determinato luogo e momento: un vero e proprio dialogo tra uomo e ambiente. Ci piace guardare alla sostenibilità come a un concetto a tutto tondo, che parli di ecologia ma anche della fusione con Madre Na­tura, in ogni suo aspetto».

Il gruppo, sempre in bilico tra tradizione e innovazione, ha scelto il celebre tema di “Green­slee­ves” come guida spirituale di un viaggio all’interno di una foresta incontaminata. Un tributo al passato, un brano senza tempo, rivisitato con tutti gli elementi caratterizzanti della band. Un esperimento che sembra un preludio, un punto di partenza. D’altronde i Magasin du Café sono una delle realtà più affermate nel panorama della “world music” a livello europeo. Il loro passaggio alla “world” è stato naturale, cercando sempre di più le radici comuni della musica e pe­scando dal bagaglio culturale comune che spazia dalla classica alla fusion, dal folk al rock. Il quartetto (composto da Davide Borra alla fisarmonica, Denny Bertone alla chitarra elettrica e lap steel guitar, Mattia Floris, chitarra e voce e Alberto Santoru al contrabbasso elettrico e alle percussioni) colpisce per la capacità di interpretare generi molto diversi tra loro, forte di un bagaglio tecnico di tutto rispetto. Il loro linguaggio negli anni è diventato unico e unitario, così come il loro sound. Con l’uscita di “Sam­sara”, il loro primo lavoro discografico completamente inedito, le tematiche sono diventate più mature, frutto del mix di stili che i musicisti portano sul palco. Il progetto ha ora un’anima più intima e concettuale, ma godibilissima ed emozionante. In diverse situazioni suonano live acustici in luoghi incontaminati, in alta montagna o nei boschi più sperduti al confine tra Italia e Francia, per il desiderio di fondersi il più possibile con la madre di tutte le madri, la natura. I loro concerti sono meditativi e riescono spesso a portare gli spettatori in uno stato quasi ipnotico. Musiche che parlano di tradizioni lontane, in cui il grande Nord si mischia all’Oriente, i canti sciamanici d’America e Africa diventano moderni. Il sound è universale, i suoni sono esotici ma senza connotazione geografica, si mischiano col rock, il jazz, la fusion, in un dialogo tra i quattro musicisti senza precedenti. Da giovedì 22 aprile su canale YouTube ufficiale dei Magasin du Café (che ringraziano “Teatro a pedali” e Mulino ad Arte per il supporto tecnico e la grande ispirazione) e su tutti i social della band è disponibile il video realizzato nel cuore di un parco naturale.