Chiusura impianti sciistici. Il direttore della Riserva Bianca: “Siamo sconcertati”

Duro il commento del direttore degli impianti sciistici di Limone Piemonte, Fulvio Dalmasso, il quale in maniera amareggiata descrive una situazione in qualche modo già avvertita: "Non so come mai, ma dentro di me immaginavo che questa non sarebbe ancora stata la volta buona"

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“Siamo sconcertati per una decisione presa in questa maniera e con queste tempistiche“.

Sono queste le parole del direttore degli impianti sciistici Riserva Bianca di Limone Piemonte, Fulvio Dalmasso, il quale in maniera amareggiata descrive una situazione in qualche modo già avvertita.

Noi come stazione avevamo già rimandato l’apertura degli impianti al 20 di Febbraio, per varie questioni. La prima è derivata dal fatto che siamo reduci da una alluvione, che ha senz’altro complicato le cose. Secondo poi volevamo evitare queste tre giornate di carnevale, in cui la gente e i ragazzi sono a casa, onde evitare giornate troppo affollate ed incappare in qualche tipo di sanzione, terzo poi, un vago sentore che avevamo, rispetto ad una decisione poi palesata ieri sera“.

Sicuramente la situazione di Limone Piemonte è aggravata dalla condizione venutasi a creare in seguito all’ alluvione verificatasi lo scorso autunno, la quale ha trascinato dietro di se inevitabili conseguenze.

“Non siamo quelli dell’aprire tutto a tutti i costi- continua il direttore Dalmasso– è comprensibile la difficoltà nel gestire una stagione come questa, in tempo di pandemia. C’era però, modo di agire in tutt’altra maniera. Non si può comunicare alle 19 del giorno precedente all’apertura una decisione di tale spessore. Come hanno già detto altri colleghi, non siamo dotati di interruttore. Abbiamo dovuto affrontare costi e spese che ad oggi sono andati persi, e in una stagione tragica come questa, non ci voleva proprio“.

Il direttore Fulvio Dalmasso, comunica che aveva già avuto uno strano sentore, in riferimento alla decisione presa: “Non so come mai, ma dentro di me immaginavo che questa non sarebbe ancora stata la volta buona. Dopo tre rinvii faticavo a credere realmente che avremmo potuto aprire, ed alla fine a malincuore, così è stato!”.