Garessio: nuovo ponte a campata unica

Soluzione ottimale per arginare le esondazioni. La Provincia provvederà a smantellare il viadotto, considerata la pericolosità evidenziata dai recenti eventi alluvionali

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Il ponte sulla provinciale 582 del Colle San Ber­nardo, circonvallazione di Garessio, sarà abbattuto e sostituito da una nuova struttura a un’unica arcata. La Provincia, proprietaria del manufatto risalente agli anni ’30, provvederà al suo smantellamento, considerata la pericolosità del ponte dopo i recenti eventi alluvionali.
Il presidente della Provincia Federico Borgna ha partecipato a Garessio, all’incontro a cui hanno erano presenti anche il pre­­fetto Fabrizia Triolo con il vicario Maria An­tonietta Bam­ba­giotti e il capo di gabinetto Marina Rancurello, la consigliere provinciale delegata Anna­maria Moli­na­ri, il sindaco di Ga­ressio Ferruccio Fazio, il vice sin­­daco Massimo Som­ma­riva  e l’amministratore de­­legato dello stabilimento Hu­ve­pharma De Risi, oltre ai tecnici del settore viabilità della Provin­cia. L’obiettivo era quello di verificare la possibilità di un ripristino idrogeologico e della mes­sa in sicurezza di quel tratto di fiume Tanaro. Il ponte ha una storia travagliata ed è ormai dimostrato che non riesce a smaltire le portate idrauliche che storicamente si riversano su Garessio. Il viadotto è stato causa di allagamento e gravi danni al territorio anche nelle precedenti alluvioni del 1994, 2016 e 2020 perché le  tre arcate hanno fatto da diga al flusso dell’acqua. In particolare, la sostituzione del ponte “ex Lepetit”  è ur­gente per la messa in sicurezza di tutta l’area circostante dove, oltre alle abitazioni, ha sede anche lo stabilimento chimico Huvepharma, a circa 200 metri di distanza. Dall’i­potesi iniziale di adeguare l’infrastruttura costruen­do una quarta arcata sulla sponda de­stra del Tanaro, si è passati alla decisione di abbatterlo perché l’intervento non sarebbe bastato a risolvere i problemi di esondazione. Il nuovo ponte avrà una sola campata (tecnologia non disponibile all’epoca della costruzione del ponte). Durante l’ultima alluvione dell’ottobre 2020 il ponte ha subito danni strutturali, la bitumatura è stata asportata così come buona parte delle barriere stradali; anche la soletta del ponte ha subito ingenti danni. Gli uffici tecnici della Provincia che hanno svolto un’ispezione interna del ponte hanno riscontrato che, nonostante all’esterno la struttura si presenti come costituita da tre campate ad arco, di fatto il ponte è strutturalmente caratterizzato da cinque travi in cemento armato semplicemente appoggiate sulle pile; alle arcate, in sostanza, è rimasta solo una funzione estetica. Il ponte a campata unica rappresenta la soluzione radicale del problema, come confermato anche dalla tenuta  del ponte ferroviario a monte, anch’esso a campata unica, che non ha subito particolari danni nonostante la piena eccezionale.