Mondovì, il Moro sorveglia la città anche senza Carnevale

Un gonfiabile gigante della maschera monregalese è stato posto di fianco alla Torre del Belvedere, e guarda la città anche senza eventi carnevaleschi

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La città di Mondovì si è svegliata questa mattina con una grande sorpresa. Ai Giardini del Belvedere, nel rione di Piazza che domina dall’alto le altre parti della città stessa, è apparso un “Moro” gigante. La struttura, un gonfiabile alto circa 10 metri, è posizionato proprio a fianco della Torre. Si può, quindi, vedere anche dalla parte bassa.

Il “Moro” è da tempo il simbolo principale del Carnevale di Mondovì, uno degli eventi più sentiti del Monregalese. Pur non prevedendo eventi per il 2021, l’associazione che lo organizza ha voluto comunque mantenere vivo lo spirito che lo rappresenta.

Il Carnevale di Mondovì – Carlevè ‘d Mondvì in dialetto piemontese – ha origini antiche, risalenti al XVI secolo e ritorna ogni anno ad allietare gli abitanti del basso Piemonte e non solo coinvolgendo tutta la città per almeno dieci giorni.

La figura del “Moro” che raduna il popolo per i festeggiamenti del carnevale trae spunto da un automa in ferro realizzato nella seconda metà del diciottesimo secolo da un artigiano locale, Matteo Mondino. L’automa, con un martello in mano per battere le ore su una campana, è stato collocato sotto un baldacchino posto sopra la facciata della chiesa di San Pietro, nel centro di Mondovì dove sta ancora adesso.

Il Moro diventa quindi uno dei simboli di Mondovì, insieme a quello più antico della Torre del Belvedere e diventa maschera ufficiale nel 1950, con la prima interpretazione da parte di Bastianin Vinai.