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110%: la casa come l’auto diventerà solo elettrica!

La soluzione presentata da Gemini Project

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l decreto legge 19 maggio 2020 n. 34, meglio conosciuto come Superbonus 110%, convertito in legge il 17 luglio 2020 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.180 il 18 luglio, dopo l’emissione dei decreti attuativi dell’Agenzia delle Entrate e del MI.SE, dell’agosto 2020 e la loro pubblicazione sulla G.U. del 05 ottobre, a fine anno scorso è diventato operativo, anche dopo una serie innumerevole di chiarimenti sia di Agenzie delle Entrate, che di Enea che del Mi-Se. Si tratta della più grande opportunità offerta ai privati/condomini dal dopoguerra di poter efficientare i loro immobili.
Gemini Project mette a disposizione la sua esperienza ultratrentennale nel settore offrendo al cliente finale il pacchetto completo, che parte dallo studio di fattibilità dell’intervento, la valutazione dei vari interventi rientranti nel disposto legislativo e finalizzati all’ottenimento del massimo beneficio sia energetico che finanziario, proseguendo con la posa in opera di tutta l’impiantistica e l’espletamento di tutte le pratiche burocratiche necessarie per l’ottenimento del bonus 110%. Il plus del servizio offerto da Gemini Project consiste nell’avere un solo interlocutore sia per le esigenze tecniche, che per quelle economiche, che per la gestione dell’intervento in tutta la sua vita operativa. Inoltre, non esistendo soluzioni standard o standardizzabili, ogni intervento viene progettato ad hoc, al fine di ottimizzarne i risultati ottenuti. Per quanto concerne gli aspetti finanziari del 110%, come ben noto, il disposto legislativo offre la possibilità di compensare, in credito di imposta e in cinque annualità, il 110% dell’investimento. Per coloro che non abbiano capacità contributiva, o non vogliano adottare tale possibilità, viene data la possibilità di cedere il credito all’azienda che realizza i lavori, soluzione che non viene seguita da Gemini Project, oppure ad istituti bancari e/o assicurativi. Il cliente finale sarà dunque libero di scegliere la soluzione che preferisce, compensando direttamente l’importo in credito d’imposta oppure avvalendosi di un suo Istituto bancario, oppure avvalendosi del servizio proposto da Gemini Project che privilegia la collaborazione con la BCC di Cherasco e del suo staff tecnico-economico-finanziario. In pratica la BCC ha scelto Gemini Project come consulente tecnico specializzato per gli interventi, mentre l’azienda albese-braidese si avvale dei servizi economico-finanziario di BCC di Cherasco chiudendo il cerchio e consentendo di avere un solo interlocutore. Già operativi e con i primi interventi i cui lavori sono già in corso, sul canale You Tube di Gemini Project, sarà possibile trovare, nei prossimi giorni, un video operativo che espone un caso reale.
In verità, l’introduzione dell’Ecobonus e del Superbonus al 110% rientra in un processo storico, iniziato nel 2019, nella Comunità Economica Europea e volto all’efficientamento energetico, all’estensione dei sistemi ad energia rinnovabile, ed alla riduzione dell’emissione di anidride carbonica in atmosfera da parte di tutti gli stati membri. Questo processo storico si può sintetizzare in alcuni punti corrispondenti all’emissioni di numerose Direttive della Comunità Economica Europea.
Il primo fa riferimento al Pacchetto Clima Energia 20 – 20 – 20. La direttiva 2009/29/CE disponeva che, entro il 2020, ogni Stato membro della Comunità Economica Europea riducesse le sue emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990, aumentasse la quota di energie prodotta da fonti rinnovabili sino al 20% e infine che portasse il risparmio energetico al 20%.
L’Italia ha già raggiunto l’obbiettivo sulle rinnovabili e quello sull’efficienza energetica, molto virtuosa assieme ad altri 11 Stati membri.
Il secondo punto fa riferimento alla XXI Conferenza delle parti dell’UNFCCC COP 21 Parigi a cui hanno partecipato 195 stati. Il 12 dicembre 2015 venne firmato l’accordo di Parigi, il cosiddetto COP 21, che si impegna a mantenere l’innalzamento della temperatura sotto i 2° e, se possibile, sotto 1,5 rispetto ai livelli pre-industriali, in maniera da contrastare in modo più robusto i cambiamenti climatici che, come sappiamo, hanno effetti devastanti sulla terra (alluvioni, uragani, tifoni, peggioramento della qualità dell’aria). Attualmente 55 paesi hanno ratificato il COP 21 di Parigi. – Subito dopo il suo insediamento anche il presidente Biden lo ha ratificato per gli USA. Questi paesi firmatari hanno di conseguenza adottato nel 2019 un Piano nazionale integrato Energia e Clima (PNIEC), che per l’Italia prevede i seguenti obiettivi al 2030: decarbonizzazione, ossia miglioramento al 2030 del 40% dell’emissione di gas serra rispetto ai livelli del 1990; efficienza energetica, con riduzione al 2030 del 40% dei consumi energetici. Questo obiettivo ambizioso impone che gli edifici nuovi o in ristrutturazione, siano dotati di un’edilizia ad altissime prestazioni energetiche, per ottenere un fabbisogno energetico quasi nullo (cappotti, serramenti performanti, opere murarie efficienti). Si tratta dei cosiddetti edifici ad energia quasi zero, gli NZEB, che possono essere dotati di tecnologie altamente efficienti funzionanti ad energia rinnovabili per il riscaldamento, il raffrescamento, l’acqua calda sanitaria e la ventilazione meccanica controllata, detta VMC. L’energia necessaria per far funzionare questi impianti verrà poi prodotta da efficienti impianti fotovoltaici, con eventuali batterie di accumulo elettrico. Si tratta quindi di realizzare edifici completamente elettrici.
Gemini Project ha realizzato, ad oggi, circa 80 di questi edifici “Gas Free”.
Approfondimento merita anche l’efficienza rinnovabile, utilizzo di fonti rinnovabili pari al 33% per il riscaldamento degli edifici; produzione al 2030 del 55% di energia elettrica da fonti rinnovabili.
E sul fronte della riforma delle tariffe elettriche ad uso domestico? Nel 2015 in Italia è iniziato un processo di riforma nazionale delle tariffe elettriche che favorirà l’utilizzo massiccio di sistemi elettrici ad energie rinnovabili, quali le pompe di calore per il riscaldamento e la climatizzazione. In breve, prima del 2015 nel caso in cui una famiglia avesse superato i 2700 kW/h annui di consumo elettrico avrebbe pagato l’energia elettrica molto più cara. Dal 1° gennaio 2020, invece, è entrata in vigore la tariffa “flat”, ossia il kW/h si paga lo stesso prezzo, indipendentemente, dai consumi più o meno alti dell’edificio. Inoltre è molto più facile ottenere potenze installate più elevate per ogni singola abitazione.
Capitolo a parte è lo stato del Patrimonio edilizio italiano. L’analisi evidenzia come esso sia particolarmente vetusto, sia dal punto di vista energetico che strutturale. Infatti l’ultima indagine Istat certifica un patrimonio edilizio italiano di oltre 12 milioni di edifici e oltre 31 milioni di abitazioni private.
Di questi edifici il 65% è stato costruito prima del 1976 ossia precedentemente all’entrata in vigore della prima legge che introduceva coibentazioni termiche negli edifici. In realtà questa legge fu largamente disattesa. In pratica solo dopo il 2005 si è iniziato a parlare seriamente di isolamento termico nelle strutture edilizie. Ciò implica che la stragrande maggioranza degli edifici italiani, anche se di recente costruita, è energeticamente vetusta. Secondo le recenti stime delle associazioni di categoria, un piano di efficientamento energetico nazionale del patrimonio residenziale potrebbe generare un volume di affari di circa 50 miliardi di euro.
Siamo quindi di fronte ad un momento storico dell’edilizia. Le normative europee ci richiedevano di efficientare gli edifici portandoli ad energia quasi a zero (NZEB) e dotandoli di impianti di riscaldamento ad energia rinnovabile quali le pompe di calore. Contemporaneamente le tariffe elettriche favoriscono tale transizione. Si assisterà quindi, dal 2020 al 2030, ad un passaggio storico nel riscaldamento degli edifici dalla combustione a gas metano al riscaldamento in pompa di calore. Gli edifici diventeranno esclusivamente elettrici, non servirà più l’allacciamento alla rete gas, così come progressivamente assisteremo al robusto aumento della mobilità elettrica. L’auto elettrica diventerà come un elettrodomestico del quale tenere conto nella progettazione o ristrutturazione di un’abitazione. Tutto ciò produrrà anche un notevole aumento di sicurezza negli edifici. Il superbonus sarà solo uno degli strumenti finanziari che agevoleranno tale processo. È molto importante che questa norma diventi strutturale nel prossimo decennio, anche perché la mole di lavoro da eseguire per efficientare l’Italia è veramente elefantiaca.

BaNNER
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