Polizia di Cuneo, il bilancio del 2020: meno reati, più arresti

Diminuiti i furti nelle abitazioni, sono invece incrementate le truffe on line, così come i maltrattamenti in famiglia

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Ottantasette arresti, 446 denunce e più di 50 kg di droga sequestrati. Sono i numeri dell’attività svolta dalla Questura di Cuneo nel 2020, anno nel quale si è registrato un calo dei reati (uno dei pochi “meriti” della pandemia), a cui è però corrisposto un incremento dei risultati ottenuti in termini di arresti, denunce e sequestri. “I freddi numeri non spiegano il grande sforzo che è stato fatto dalla Questura di Cuneo – ha commentato il questore Nicola Parisi nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i dati –: nonostante le tante difficoltà portate dall’emergenza sanitaria, tutti hanno continuato a fare il loro lavoro nel migliore dei modi, mettendosi a disposizione della collettività”. 

“Tra i pochi aspetti positivi di questa pandemia c’è il calo dei reati, in particolare quelli contro il patrimonio”, ha aggiunto il dirigente della Squadra Mobile Pietro Nen, che ha ricordato alcune importanti operazioni portate a termine con successo nel 2020 e fornito dati che, messi a paragone con quelli del 2019, dimostrano un incremento dei risultati ottenuti. La Squadra Mobile è passata da 70 a 75 arresti, da 72 a 119 denunce e ha sequestrato oltre 30 kg in più di stupefacenti: “E’ il segno del grande sforzo fatto per trasmettere segnali importanti alla popolazione soprattutto nell’ottica della percezione della sicurezza”, ha concluso Nen.

Se sono diminuiti i furti nelle abitazioni, i mesi di lockdown hanno invece contribuito a determinare un incremento del 30% dei reati informatici. La gente, costretta in casa, ha navigato maggiormente su internet, cadendo vittima di truffe, accessi abusivi di sistemi informatici, diffamazione, sostituzione di persona e uso indebito di carte di pagamento. Le truffe hanno riguardato soprattutto attività commerciali (sottratti complessivamente circa 300 mila euro) e il trading on line (500 mila euro). Sempre per gli stessi motivi (le tante ore passate in casa) sono aumentati anche i casi di violenza domestica.

Per quanto concerne l’attività di prevenzione, sono state controllate 16.662 persone, 7418 veicoli e 87 esercizi commerciali. “Credo siano numeri molto alti, che fanno capire l’impegno che c’è stato – ha sottolineato Luigi Chilla, dirigente della Squadra Volante –. Siamo costantemente presenti sul territorio 24 ore su 24 per aumentare la sicurezza della gente”. Chilla si è concentrato in particolar modo sulle attività effettuate nella zona Corso Giolitti-piazzale della Libertà: “In quell’area il numero di controlli effettuati è davvero molto elevato: sono attività dettate dalle richieste dei residenti, che in quel quartiere hanno una percezione di insicurezza più elevata anche per la presenza di etnie differenti in spazi ristretti”. 

Sul rispetto delle misure anti-Covid, il questore vicario Paola Capozzi ha sottolineato come “quella cuneese sia una realtà attenta e rispettosa”, spiegando che le sanzioni sono arrivate soprattutto durante le fasi del primo lockdown, diminuendo poi sensibilmente nell’ultimo periodo.

Sul fronte dell’Ufficio Immigrazione, sono stati rilasciati 11.745 titoli di soggiorno ed effettuate 105 espulsioni amministrative, 23 giudiziarie, 9 accompagnamenti alla frontiera e 16 decreti di allontanamento. Infine, l’attività amministrativa e sociale: nel 2020 sono stati rilasciati 7142 passaporti e 2220 porto d’armi, e 7 esercizi sono stati chiusi.

“Su questo fronte l’apertura dello sportello di polizia amministrativa ad Alba è stato molto importante perché ci dà la possibilità di essere sempre più vicini ai cittadini”, ha sottolineato il questore Parisi.