UNESCO Cuneo, 1,9 milioni di euro per 3 progetti di restauro di beni architettonici

I progetti finanziati sono l'abbazia di Staffarda, l'ala comunale di Racconigi ed il trittico Scarnafigi-Cardé-Revello con un progetto congiunto

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Ammontano a 4,7 milioni di euro i fondi erogati dalla Regione Piemonte a favore di 12 progetti presentati da 11 Comuni e della Fondazione Ordine Mauriziano. Si tratta dei risultati del bando terminato alla fine del 2020 che portava in dotazione 6,8 milioni e prevedeva l’ammissione a finanziamento di interventi di valorizzazione dei beni culturali presenti nei Comuni del territorio regionale che rientrano in un riconoscimento UNESCO. I rimanenti 2,1 milioni, saranno assegnati ad altri progetti non inclusi nella prima sessione di finanziamento.

Il Cuneese ha visto finanziare 3 progetti per un totale di 1.864.681,42 milioni di euro. I Comuni coinvolti sono Racconigi, che restaurerà l’Ala comunale, Revello che ha presentato un progetto destinato al recupero di beni rilevanti per importanza artistica ed architettonica denominato «Il Sacro, Il Profano e la Corte. Scarnafigi: la Sublimità dell’arte Sacra. Cardé: Forza e Dolcezza dell’unicorno. Revello: la Piccola Versailles di Margherita di Foix», e Staffarda, dove grazie alla Fondazione Ordine Mauriziano sarà riqualificato il Complesso Abbaziale e del Borgo Rurale.

«Sono particolarmente felice per i risultati di questo bando, che si è svolto nel corso del 2020 e che ci permetterà di sostenere progetti qualificanti dal punto di vista culturale – commenta il Presidente Alberto Cirio – per gli Enti che hanno partecipato: si tratta, infatti, di interventi che riguardano beni artistici ed architettonici di pregio, dislocati in diverse zone del Piemonte».

«Investire sui tesori dei territori – ha sottolineato l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio – è il modo migliore per farsi trovare pronti in vista della ripartenza quando, ci auguriamo al più presto, torneremo alla normalità. Dobbiamo vincere la concorrenza di altri paesi, puntare su fattori di richiamo a 360 gradi. Il Piemonte è una terra attrattiva per vocazione, e il successo del bando lo dimostra. Assegneremo ulteriori risorse per consentire a un numero più alto di territori di far crescere ulteriormente le nostre terre».

Gli interventi ammissibili consistono nel recupero, nel restauro, nella ristrutturazione e nella rifunzionalizzazione e valorizzazione di beni culturali.