Garessio avrà un nuovo ponte

Sostituirà quello demolito dopo l’alluvione. Il concept è donato da Giorgetto Giugiaro

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Saranno gli studenti garessini a scegliere, tra due diverse versioni cromatiche, il volto finale del nuovo ponte che sostituirà quello storico, demolito lo scorso ottobre a poche settimane dall’alluvione che ha provocato l’esondazione del Tanaro, travolgendo il centro a­bitato di Garessio. Il “concept” è stato donato da Giorgetto Giu­giaro ed è stato presentato ufficialmente, in diretta Facebook, ai cittadini di Garessio.
Prima dell’incontro online aperto al pubblico si è tenuta un’anteprima stampa a Torino a cui hanno preso parte il sindaco di Garessio Ferruccio Fazio, insieme al presidente della Regione Piemonte Al­berto Cirio, al vicepresidente Fabio Carosso, all’assessore alle infrastrutture e trasporti Marco Gabusi, all’assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi per la parte politica. Presenti anche Giorgetto e Fabrizio Giugiaro.
Il ponte sul Tanaro, fiume che divide in due Garessio, venne inaugurato con il nome di Ponte Nuovo nel 1861, in sostituzione di una precaria struttura in legno destinata a cedere a ogni piena del Tanaro. Nella seduta del 24 novembre 1859 il Consiglio Comunale di Garessio, all’indomani di una violenta inondazione, invocò l’intervento del Governo per provvedere il paese di una struttura stabile così da evitare “di veder divisa e segregata la borgata del Ponte senza mezzi di accesso ai pubblici uffizi alla numerosa popolazione”. Per lungo tempo il Ponte Nuovo, intitolato in epoca più recente al generale degli Alpini ed ex sindaco di Garessio Mario Odasso, è stato l’unico collegamento tra le due parti del paese, palcoscenico di eventi e celebrazioni che hanno riunito generazioni di garessini.
«Le alluvioni», spiega il sindaco Ferruccio Fazio «hanno segnato la storia del ponte e della borgata per secoli, fino ad arrivare ai tragici momenti che i garessini di oggi hanno impressi nella mente: le immagini del 1994, del 2016 e del 2020 sono indimenticabili. Il morale dei garessini è stato più volte colpito ma mai affondato, così come la struttura del Ponte che, indifferente agli ingentissimi danni recati alle strutture del circondario, è sempre rimasto in piedi».
A seguito degli straordinari eventi alluvionali del 2 e 3 ottobre 2020 il Comune di Garessio ha commissionato a un “team” di ingegneri idraulici uno studio finalizzato a comprendere i rimedi da attuare per evitare le periodiche esondazioni del Tanaro. L’elemento di principale criticità è risultato essere il ponte Odasso, che agiva da diga facendo straripare il fiume nel paese. Il 30 ottobre è iniziata la sua demolizione e, parallelamente, si è lavorato per una soluzione che ricollegasse le due sponde del fiume e riconnettesse i garessini alla loro borgata storica, dove si concentrano i principali servizi e le attività commerciali.
«Il 5 dicembre è stata inaugurata la passerella provvisoria» prosegue il sindaco Fazio, «ma la nuova struttura non poteva che essere pensata da Giorgetto Giugiaro, firma del “design” nota in tutto il mondo e “garessino doc”, che ha accettato di ideare un “concept” per il nuovo ponte e di donarlo al Comune di Garessio e di questo gli siamo estremamente grati».
 «Può sembrare paradossale che un atto di ricostruzione inizi da una demolizione, ma è l’esempio concreto del modo in cui intendiamo agire per risolvere per sempre problemi in sospeso da tempo, come quello di un ponte che più volte, nei decenni, aveva già evidenziato forti criticità», commenta il presidente della Regione Alberto Cirio, nominato dal governo commissario per la ricostruzione, insieme al vicepresidente e assessore alla montagna Fabio Carosso. «Il nuovo ponte di Garessio rappresenta una delle priorità nella lista degli interventi per ripristinare le parti del nostro territorio duramente ferite dall’alluvione dello scorso ottobre. Ma testimonia anche una prova d’amore di una personalità prestigiosa come Giorgetto Giugiaro verso una intera comunità: che il nuovo ponte nasca dal suo ingegno e porti la sua firma è una ragione di orgoglio in più, per cui gli siamo grati, e siamo certi che diventerà una delle attrazioni della nostra splendida Garessio».
«Abbiamo segnato discontinuità rispetto al passato» sottolinea l’assessore alle infrastrutture e trasporti Marco Gabusi. «Il Sindaco ha demolito un ponte che creava un’ostruzione al naturale decorso del fiume e noi lavoreremo affinché il “concept” donato da Giugiaro diventi presto realtà, definendo le risorse nel quadro dei fabbisogni dell’evento alluvionale scorso, che ha colpito diverse aree d’Italia e in modo estremamente violento il Piemonte, e per il quale il Parlamento ha inserito nella legge di bilancio ulteriori 100 milioni di euro destinati agli interventi di ricostruzione».
 «Ho donato questo “concept” alla Città di Garessio su invito del Sindaco, Ferruccio Fazio», spiega Giorgetto Giugiaro. «Mi sembrava doveroso contribuire alla mia Città a cui sono da sempre legato con un “concept” sviluppato in Giugiaro Architet­tu­ra. Il nostro progetto prevede un ponte a campata unica di moderna tecnologia, senza sostegni nell’alveo, sollevata il più sottile possibile per distanziarsi dai livelli delle acque riscontrati nei casi di piena. Il ponte è sorretto da un ampio e scenografico arco in legno lamellare che incorpora tiranti in acciaio. Gli elementi in legno traggono origine dalle risorse del territorio. L’arco ospita anche i sistemi di illuminazione sia per funzionalità che per resa estetica. Per continuità col contesto del centro storico la carreggiata e il camminamento sono piastrellati in porfido. Gli accessi al ponte sono ampi mentre a metà percorso la carreggiata si allarga per costituire uno spazio di sosta dotato di panchine: un nuovo luogo di futura aggregazione che possa favorire la rilassata fruizione del panorama. Per la parte cromatica sono richiamati i colori dello storico Ponte Odasso: il rosso dei mattoni passa al colore della struttura inferiore del ponte mentre il grigio della pietra è richiamato dalla colorazione dell’arco».