Si iniziò con un’ottantina di lotti

La peculiare iniziativa volta a coltivare ortaggi destinati al consumo famigliare partì nel 2012

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Era l’ottobre del 2012. Quel doppio taglio del nastro rappresentò l’inizio di un nuovo capitolo per la città di Bra: oltre ottanta orti urbani assegnati al Co­mune della Zizzola (foto a lato). La prima cerimonia si svolse in via Piumati, nel quartiere dell’Oltreferrovia; la seconda nella frazione di Pollenzo. Gli appezzamenti che l’Amministrazione mise a disposizione dei cittadini che avevano aderito all’allora bando comunale, diedero da subito soddisfazione ai neo-ortolani, con produzioni destinate al consumo di famiglia. Durante la cerimonia in via Piumati, l’allora consigliere comunale delegato Pietro Ferrero ricordò le tante persone e aziende che sostenettero l’iniziativa, rivelando «che sono già più di trenta le richieste in lista d’attesa». L’operazione orti urbani, permise «una riqualificazione di aree comunali non utilizzate, garantendo anche occasioni di socialità», dichiarò il sindaco dell’epoca Bruna Sibille. «Nei giorni precedenti il doppio taglio del nastro, ebbi l’occasione di visitare gli orti in compagnia dell’amico e presidente di Slow Food, Carlo Petrini», concluse il suo intervento il primo cittadino Sibille. L’allora consigliere regionale Giovanni Negro, disse che «gli orti urbani sono una strada per avvicinare alla terra, anche, coloro che non avevano mai avuto occasione di coltivare fino ad ora».«Con l’apertura dell’orto di via Piumati si è data una soluzione viabilistica all’accesso delle auto dei genitori dell’attigua scuola primaria», sottolineò l’assessore in carica Luciano Messa.