Nel 1947 è stato creato l’avamposto di confine

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Fino ai Trattati di Parigi del 1947, che smembrarono il territorio di Briga Marittima assegnando Tenda e La Brigue alla Francia, e Realdo a Triora, Briga Alta non esisteva. Annettendo le tre frazioni di Piaggia, Upega e Carnino venne creato quest’ultimo avamposto di confine della provincia di Cuneo, che al primo censimento del 1951 contava 285 abitanti. I pochi rimasti oggi raccontano di una realtà complessa, a partire da una nazionalità italiana da “riconquistare” a colpi di scartoffie per i nati a Briga Marittima. Un territorio tribolato ma affascinante, ricco di curiosità poco conosciute, dal carsismo e le grotte di Carnino, alla cultura brigasca (valorizzata dall’Associazione A Vastera e recentemente dall’Upega Folk Festival). Nella storia, quest’area fu crocevia di scambi commerciali, direttrice verso il mare dalle valli Roja, Vermenagna, Pesio ed Ellero. Pastorizia, allevamento, agricoltura, le attività economiche di un tempo; oggi resistono alcuni produttori locali. La produzione di legname per la costruzione delle imbarcazioni per la vicina Liguria assegnò invece il nome al bosco delle Navette, imponente lariceto che si attraversa nel tratto tra Upega e Piaggia, oggi interessante meta di escursionisti.