Da Franco Biraghi e Monge ai sindaci: il territorio ha fatto sentire la propria voce

0
181

Istituzioni, imprenditori e associazioni del territorio hanno seguito con attenzione gli sviluppi dell’opera, non di rado criticando gli anni di stallo. I sindaci hanno cercato di farsi sentire: anche in occasione del vertice in videoconferenza con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 2 novembre scorso, ad esempio, il sindaco di Alba Carlo Bo ha colto l’occasione per ribadire ancora una volta la centralità delle opere complementari, comprese nella convenzione firmata nel 2012 e poi dimenticate. Solo per citare i fatti più recenti, nel febbraio 2019 sindaci e parlamentari cuneesi hanno organizzato una serie di “sit-in” in segno di protesta per chiedere il completamento dell’infrastruttura. A livello imprenditoriale, nel corso degli anni, si è distinto l’ex presidente di Confindustria Cuneo Franco Biraghi, attuale presidente della Commissione Agroalimentare di Confindustria Pie­monte, il quale si è mostrato particolarmente agguerrito sulla questione dell’autostrada, chiedendo a più riprese il completamento di un’opera di cui la provincia di Cuneo ha un assoluto bisogno. L’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero, invece, si sofferma sull’impatto am­bientale dell’opera. Tra le ultime iniziative ha organizzato, nel settembre scorso, una camminata da borgata Molino di Verduno al moncone di Che-rasco per ribadire il proprio sì al completamento, ma con una superstrada senza pedaggio e le opere complementari per snellire il traffico. Da se­gnalare anche la protesta dell’azienda Monge di Monasterolo di Savigliano la quale applicò sul rimorchio dei propri au­toarticolati adesivi di grandi dimensioni che invitavano al completamento del­l’autostrada.

A cura di Michela Damasco