La cultura leva significativa di valorizzazione

Con “Restitussion” i tesori delle Terre di Mezzo, presentano una proposta turistica che pone al centro il sacro, il profano e la corte

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Il Comune di Revello, in qualità di Ente capofila, e i Comuni partner di Cardè e Scarnafigi hanno ricevuto un finanziamento da parte della Regione Piemonte, a seguito della partecipazione al bando Unesco, per un totale di 771.496 mila euro su una cifra preventivata di spesa di 1.062.500 euro. È l’inizio di un percorso unico in cui i comuni oggetto di intervento hanno dimostrato grande convinzione, reperendo le risorse mancanti attraverso fondi propri, contributi di Fondazioni bancarie, elargizioni ed erogazioni liberali da parti di altri Enti e di soggetti privati. Il finanziamento è de­stinato al recupero di beni rilevanti per importanza artistica e architettonica, ma soprattutto alla loro fruizione da parte, prima di tutto, degli abitanti stessi di Revello, Cardè e Scarnafigi e di tutti coloro che vorranno am­mirare i tesori delle Terre di Mezzo.
Il progetto nato dalla volontà dei sindaci e degli abitanti del territorio fa parte di un piano di sviluppo territoriale ben più ampio definito dal progetto strategico delle Terre di Mezzo presentato a Revello a novembre 2019 e che ha la sua applicazione pratica nella filosofia della Restitussion.
Il concetto di Restituzio­ne/Re­stitus­sion riveste un ruo­lo centrale nelle politiche di valorizzazione culturale che l’associazione “Octavia” sta portando avanti e a cui il progetto in oggetto si collega, in particolare con riferimento alla riscoperta e valorizzazione dei beni culturali. Restituire i beni, in primo luogo al territorio e alle comunità locali, significa non solo valorizzarli, ma sottolinearne la capacità di identificazione, il significato e la centralità della cultura per una comunità. Scarnafigi: la sublimità dell’arte sacra; Cardè: forza e dolcezza dell’unicorno; Revello: la piccola Versailles di Margherita di Foix”: tre aspetti fortemente caratterizzanti di quest’area. Il patrimonio architettonico religioso, ampiamente diffuso e custode di ricchezze artistiche di pregio; il patrimonio architettonico di castelli e palazzi residenziali, spesso di proprietà privata, che richiede politiche di valorizzazione volte ad incrementarne la fruibilità; il retaggio storico-culturale che richiama la marchesa nipote del Re di Francia Margherita di Foix e la storia della nobiltà rurale che hanno lasciato una forte impronta culturale a questo territorio.
La creazione di un circuito che valorizza queste tre tematiche chiave, attraverso altrettanti beni culturali fortemente rappresentativi, avvalora quindi una proposta turistica di riferimento che può costituire un forte elemento di traino per la promozione di un ampio patrimonio, diffuso sul territorio di quindici comuni, come leva per rilanciare l’intero territorio e le sue risorse, attivando politiche di riqualificazione di beni e di valorizzazione artistica e culturale su un’area storicamente poco attiva in questo ambito.
«Questo è infatti il primo passo per un completo recupero in chiave culturale, sociale, economica e turistica delle Terre di Mezzo. Abbiamo voluto noi tre, sindaci di Revello, Cardè, e Scarnafigi tracciare una via, in modo che tutti i comuni delle Terre di Mezzo possano riscoprire e rendere fruibili i propri territori e offrire loro la possibilità di una nuova rivitalizzazione economica», sottolinea il sindaco di Scarnafigi Riccardo Ghigo, nonché presidente di “Octavia”.
«A questo progetto di recupero e valorizzazione va aggiunto un ulteriore punto da raggiungere, ossia la capacità di far diventare attori del progetto tutte le fasce sociali dei nostri co­muni, dall’a­gricoltore al ristoratore dal negoziante all’ar­tigiano… Tutti devono poter partecipare e fruire dei benefici e delle ricadute positive del progetto», rimarca Daniele Mattio, sindaco di Revello, comune capofila del progetto.
Gli fa eco Matteo Morena, primo cittadino di Cardè: «La nostra è una scommessa per la rinascita del territorio contro la desertificazione dei nostri comuni e la perdita di attività. La nostra forza è il fatto di sapersi aprire agli altri, creare sinergie, lavorare sul concreto e non su progetti fumosi. Il recente accordo tra i 15 comuni di “Octavia” e il Forte di Bard è la pietra miliare per proseguire insieme e far crescere la nostra terra senza paure e timori ma cercando di lavorare con amici veri e concreti».
Il sacro, il profano e la corte: le tre chiese di Scarnafigi (Con­fraternita della Croce, San­tuario del Cristo e Chiesa dell’Ospedale) sono il fulcro del sacro, il Castello di Cardè e i suoi affreschi quattrocenteschi con annessa possibilità di visita alla Chiesa Parrocchiale, alla Confraternita e alla Cappella Funeraria dei Marchesi di San Germano, rappresenta l’apice del profano, la magnificenza unica e fiabesca che deve essere ritrovata nella straordinaria piccola Versailles di Margherita di Foix a Revello certamente chiude una scommessa di un territorio a cui tutti devono crederci.