Giovedì 3 dicembre il webinar di Confindustria Cuneo: “La riforma del Terzo Settore”

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In che modo un ente non profit può svolgere anche attività commerciale? Quali sono i caratteri distintivi dell’impresa sociale? E quali sono gli adempimenti fiscali a cui essa è tenuta?

A queste domande delle associazioni non profit, affiancando un quadro d’insieme sulla riforma del Terzo Settore, risponderà il webinar organizzato da Confindustria Cuneo, gratuito per le proprie associate, aperto agli amministratori degli enti locali, al quale è possibile iscriversi su confindustriacuneo.it/calendario.

L’appuntamento è per le 10 di giovedì 3 dicembre. Interverranno Beppe Incarbona, presidente della nuova Sezione cultura e intrattenimento di Confindustria Cuneo, Valerio D’Alessandro, vicedirettore dell’associazione datoriale, Gianmarco Genta e Giuliano Milanesio dello studio Genta e Cappa di Cuneo. Come si spiega che un’associazione di imprenditori dedichi attenzione, e non da oggi, al variegato mondo del non profit?

Lo spiega Valerio D’Alessandro: «Oltre all’attenzione al sociale che la caratterizza da sempre e al crescente peso anche economico del Terzo Settore, Confindustria Cuneo ritiene necessario occuparsi del comparto e della svolta epocale da esso vissuto nel nostro Paese perché stanno venendo meno le distinzioni rigide fra due mondi che a lungo sono stati considerati privi di punti di contatto: quello che, per funzionare deve guardare anche al profitto e quello del non profit. Il mondo sta cambiando anche in questo senso. Guardiamo, ad esempio, al welfare nel cui àmbito diventa sempre più importante la proposta di servizi e di facilitazioni da parte delle aziende nei confronti dei lavoratori mentre, nello Stato sociale, esso è affidato al Terzo Settore. Fioriscono quindi sinergie via via più strette».

«Non è un caso», aggiunge Giuliana Cirio, direttore di Confindustria Cuneo, «se da poco all’interno dell’associazione è stata costituita la Sezione cultura e intrattenimento, un àmbito molto importante della vita quotidiana di ognuno perché la migliora, una realtà che dà lavoro a molte persone e un comparto che, tanto più in questo periodo poco felice, ma al tempo stesso portatore di stimoli che occorre saper cogliere, potrà trovare sostegno nella nostra base associativa, dando vita a collaborazioni virtuose in grado di dare frutti ben oltre al pur indispensabile tornaconto economico».

Il Codice del Terzo Settore (decreto legislativo 3 luglio 2017 n. 117 e successive modificazioni, che tra l’altro ha istituito il Runts-Registro unico nazionale del Terzo Settore) ha provveduto al riordino e alla revisione complessiva della disciplina vigente in materia, sia civilistica che fiscale, definendo, per la prima volta, il perimetro del Terzo Settore e, in maniera omogenea e organica, gli enti che ne fanno parte.

Ai sensi dell’articolo 4 del Codice sono Enti del Terzo Settore, se iscritti al Runts: le organizzazioni di volontariato (Odv); le associazioni di promozione sociale (Aps); gli enti filantropici; le imprese sociali, incluse le cooperative sociali; le reti associative; le società di mutuo soccorso (Soms); le associazioni riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale di cui al successivo articolo 5, in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi.

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, al 31 dicembre 2018 le istituzioni non profit attive in Italia erano 359.574 e, insieme, contavano 853.476 dipendenti. Il numero di istituzioni non profit aumenta con tassi di crescita medi annui costanti, intorno al 2%, mentre l’incremento dei dipendenti, pari al 3,9% tra il 2016 e il 2017, si attesta all’1% nel biennio 2017-2018.

Rispetto al complesso delle imprese dell’industria e dei servizi, l’incidenza delle istituzioni non profit continua ad aumentare, passando dal 5,8% del 2001 all’8,2% del 2018, diversamente dal peso dei dipendenti che rimane pressoché stabile (6,9%).
La fase di implementazione del Codice prosegue e, da ultimo, in Gazzetta Ufficiale il 21 ottobre scorso è stato pubblicato il decreto n. 106/2020 sul funzionamento del Runts.

Questa riforma ha un impatto molto rilevante nel Paese e sulla sua componente sociale, ma anche economica, come dimostrano i numeri appena riportati. Di qui, e per le motivazioni “strategiche” già riportate, la decisione di Confindustria Cuneo di proporre il seminario on-line di approfondimento del prossimo 3 dicembre.