Le Acli di Cuneo alzano la voce: “Basta tagli alla sanità e più assunzioni!”

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“Basta tagli e più investimenti nella sanità pubblica per non ritrovarci mai più impreparati”.
E’ l’appello delle Acli provinciali di Cuneo alla politica, affinché risponda concretamente alle esigenze dei territori, evitando di continuare a rivolgersi ai privati per coprire le carenze del servizio pubblico.

“Credevamo di essere pronti alla seconda ondata della pandemia – dicono i membri della presidenza dell’associazione – ma ci ha colti, anche questa volta, impreparati a livello organizzativo e questo è inaccettabile”.

“Come Acli provinciali di Cuneo vogliamo essere vicini ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari e a tutte le persone impegnate contro il Covid, in ospedale e sul territorio, che si ritrovano a vivere una situazione drammatica, in condizioni di lavoro insopportabili. Vogliamo delle risposte chiare dalla politica”.

“L’ipotesi circolata in questi giorni di affidare i pronto soccorso ai privati – proseguono – oltre a quella già in atto, di aprire i “Covid hotel”, sempre a gestione privata, non pare coerente con l’impegno, proclamato più volte dal Governo centrale, di incrementare i fondi destinati alla sanità pubblica. Bisogna investire in risorse umane e strumentali per impedire che si giunga alla saturazione degli ospedali e alla riduzione dei pronto soccorso a parcheggi di persone in attesa di un posto letto, in condizioni nelle quali è difficile persino mantenere il distanziamento”.

Infine, la necessità di investire nel capitale umano: “Occorre assumere medici e infermieri che assicurino l’assistenza ai ricoverati; aggiungere posti letto sia in terapia intensiva che sub-intensiva, come previsto dal Decreto “Rilancio” e anche aumentare il numero di biologi che facciano fronte all’incremento delle attività di laboratorio necessarie. E’ una necessità urgente e improrogabile – concludono i dirigenti delle Acli -; basta con le promesse, vogliamo un impegno concreto”.

c.s.