Barolo scelta come Città Italiana del Vino 2021: “Le buone iniziative pagano”

Oltre a Barolo, per menzione speciale, ci sono i comuni di Montepulciano e Duino Aurisina

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Castello di Barolo

Questa mattina si è svolta, in streaming, la conferenza stampa “Barolo Città Italiana del Vino 2021”. Alla conferenza hanno partecipato il Presidente Associazione Nazionale Città del vino Floriano Zambon, il Direttore Associazione Nazionale Città del Vino Paolo Corbini, il Sindaco di Barolo Renata Bianco, il Sindaco di Montepulciano (Siena) Michele Angiolini, il Sindaco di Duino Aurisina (Trieste) Daniela Pallotta, il Coordinatore Piemonte Stefano Vercelloni, il Coordinatore del Friuli Venezia Giulia Tiziano Venturini, Giuseppe Festa membro della giuria tecnica e Tiziano Gaia di Barolo&Castles Foundation.

Questa conferenza è stata indotta per decretare Barolo come Città Italiana del Vino per il 2021 e decretare, per menzione speciale, i due comuni di Montepulciano e Duino Aurisina; i comuni che hanno aderito a questo bando hanno dovuto presentare dei dossier e quello più idoneo veniva dichiarato Città italiana del Vino. In tutto sono stati presentati sette dossier, oltre ai tre già citati, c’erano anche i comuni di Taurasi, Tollo, Montespertoli e Bianco.

Il Presidente Zambon si ritiene molto soddisfatto dei dossier che sono stati presentati: “Lo scopo dell’iniziativa è di riconoscere una città italiana che emerge ogni anno attraverso il concorso; la finalità è di valorizzare il programma, il sito e quante di queste realtà riescano a fare rete nell’ambito nazionale. Quest’anno è stato un anno complesso, mi fa piacere che la commissione ha dovuto lavorare in più sessioni per decretare il vincitore di questo bando. Mi congratulo con Barolo e con gli altri comuni per aver messo passione e impegno a rispondere a questo bando”.

A prendere parola tocca al Sindaco di Barolo Renata Bianco: “Ho apprezzato la bontà di questa iniziativa. Mi fa piacere che la commissione abbia dovuto rivedere più volte i dossier. A noi non piace vincere facile, siamo in un anno particolare però le buone iniziative pagano: tutte le attività hanno messo a frutto, dopo il lockdown, le norme e siamo stati premiati col ritorno del turismo. Era un anno particolare perché festeggiamo i 10 anni dell’apertura del Museo del vino e i 50 anni dall’acquisizione da parte del Comune del Castello di Barolo. Spero vivamente che il dossier venga messo in pratica, perché vale la pena venire a Barolo”.

Giuseppe Festa membro della giuria tecnica dichiara che i dossier presentati hanno messo in difficoltà l’intera commissione: “Questa è una nuova iniziativa per la Città del Vino. I progetti presentati sono stati sette e ci hanno messo piacevolmente in difficoltà nel scegliere il migliore. I criteri con il quale sono stati valuti i singoli dossier sono sia di natura qualitativa che di natura quantitativa. Dal punto di vista qualitativo ci si è basati sul concetto di sostenibilità, tutela del paesaggio e di integrazione col territorio; mentre dal punto di vista quantitativo si è fatto riferimento alla qualità dei progetti e alla numerosità delle iniziative. L’aspetto fondamentale è stato la capacità di fare rete, di fare partnership sul territorio. Tutto questo è stato individuato prima in Barolo e poi in Montepulciano e in Duino Aurisina”.

Infine ha preso parola Tiziano Gaia della Barolo&Castles Foundation: “Il Museo del Vino è stato coinvolto perché è polo attrattivo per il territorio e per fare questo dossier ci siamo subito catapultati a “declinare” il vino come arte, cultura, tradizione e memoria. Però, per fare questo, ci siamo rivolti ad enti, istituzioni e soggetti che ci hanno aiutato a realizzare questo progetto. A giugno ci sarà l’inaugurazione dei vini più importanti “Hall of Fame”, ovvero di chi ha fatto la storia; con Slowfood parleremo di sostenibilità e in più spero che potremo fare le degustazioni che in questi tempi hanno subito tanto. Cercheremo di fare i “gemellaggi” che vuole essere un’investitura del territorio, magari partendo dagli amici di Città Italiana del Vino”.