Consegnati i riconoscimenti per il “res publica”

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Si è tenuta in diretta “streaming” la premiazione della terza edizione il Premio internazionale “Res publica”, riconoscimento attribuito da enti monregalesi a singoli e associazioni che si prodigano, impegnando capacità e risorse, a favore del bene comune. La cerimonia si è aperta con la “lectio magistralis” di Carmelo Salleo della Banca Centrale Europea, sul tema “Come rimediare ai costi socio-economici della pandemia?” È poi proseguita con alcuni video e con le testimonianze dei premiati e con la lettura delle motivazioni che hanno indotto la giuria del Premio ad assegnare i riconoscimenti ai prescelti. Momento clou l’assegnazione del premio alla “mobilitazione contro il Covid-19” al direttore del Niaid Anthony Fauci (nella foto sotto, con la mascherina, premiato dal delegato Usa al Premio “Res Publica”, Dick Schmitt) presso la prestigiosa cornice di Villa Firenze, residenza dell’ambasciatore d’Italia a Washington Armando Varricchio.
L’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo ha ottenuto il “premio alla medicina contro il Covid-19” per aver testimoniato, con la propria unità di terapia intensiva, l’assistenza ai contagiati. Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ospedale Papa Gio­vanni XXIII ha voluto portare i suoi ringraziamenti anche a nome dei 4.600 collaboratori del nosocomio, ricordando cosa ha significato per l’intera struttura affrontare lo scoppio della pandemia.
Per lo Spallanzani di Roma, vincitore del “premio alla ricerca contro il Covid-19” è giunto invece il ringraziamento e il saluto di Francesco Vaia, epidemiologo e direttore sanitario dell’Istituto. È stato assegnato ai fratelli Ambrogio e Luigi Crespi, rispettivamente regista e sceneggiatore del documentario “A viso aperto”, filmato nelle zone più colpite durante l’emergenza sanitaria tra febbraio e maggio, il quarto e ultimo riconoscimento a “l’arte e l’etica contro il Covid-19”. La cerimonia si è conclusa con l’intervento di Antonio Maria Costa (nella foto sopra), tra i fondatori del premio, che ha definito le istituzioni premiate e le persone che stanno dietro di esse quali “veri eroi della lotta che l’umanità sta combattendo contro la pandemia”.