L’impegno per diffondere la cultura

Particolarmente attiva la biblioteca civica di Canale che presto riceverà un finanziamento dalla Fondazione Crc

0
250

Difficile, in questo pe­­riodo, parlare di eventi, iniziative e manifestazioni: colpa di un virus che è ormai tristemente diventato il protagonista del 2020. E già si teme che tutto ciò che stiamo vivendo oggi possa avere strascichi anche nell’anno che verrà.
Ci sono, purtroppo, gli elementi per pensarlo, con tutte le declinazioni negative che può recare con sé una “stretta” all’economia, ma anche alla socialità e alla cultura. Già, la cultura: un aspetto imprescindibile del vivere, talvolta sottovalutato, incoerente, ma pronto sempre a regalare luce. Dal­l’aneddotico alla preparazione vissuta in modo serio, dal nozionismo al sapere enciclopedico, passando per le passioni monotematiche e gli slanci d’approfondimento “spot”: o­gnu­­no di noi, con la cultura, ha qualcosa da dire, ha un’emozione, uno stato d’animo o un’attitudine da esprimere.
È «la cultura di tutti», un modo di dire che, di fatto, è diventato il motto della biblioteca civica “Pietro Cauda” di Canale: pronta, pur in mesi molto complessi, a fare uno scatto in avanti per la collettività, ben oltre quella strettamente locale.
Come? Con un progetto, appena “baciato” dalla Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo nell’ambito del bando “Cultura da vivere” promosso dallo stesso ente guidato dal presidente Giandomenico Genta. Ente che, evidentemente, ha voluto promuovere gli intenti formulati dall’istituzione canalese nei mesi più bui della pandemia, per dire un serio «ripartiremo, ma lo faremo tutti insieme», nei modi e nei tempi permessi allo stato attuale delle cose.
Sarà una biblioteca più aperta, secondo le intenzioni, proprio come quando si accende la televisione prima di una gita per consultare le previsioni meteorologiche e si spera di vedere il sole: per un servizio pubblico che attualmente dispone di un patrimonio librario di circa 4 mila volumi destinato a crescere ancora grazie ai fondi messi a disposizione dal “Decreto rilancio”, ma anche al partenariato con il Sistema bibliotecario delle Langhe facente capo alla biblioteca della città di Alba.
Più libri, sì: ma anche una maggiore coscienza di ciò che possono costituire la lettura, la creatività in senso ampio, l’ispirazione e la soddisfazione nel vedere i possibili risultati di un lavoro “di squadra” con la co­munità locale.
Tutto ciò richiederà certamente sforzi, un po’ di fortuna e an­che le giuste collaborazioni: si sono già incassati gli “ok” da parte di realtà come i Cavalieri del Roero, Canale Ecologia, ovviamente del Comune, che è il pun­to di riferimento per la biblioteca medesima, ma anche della scuola paritaria canalese, e si sta già lavorando per una sinergia con la locale scuola pubblica. Perché, appunto, si cercherà di rivolgersi a tutti: nelle linee dell’educazione, dell’ambiente, della maggiore conoscenza della quotidianità circostante, dell’imparare e insegnare a leggere, scrivere, raccontare storie. Insomma, a fare cultura. Fornendo anche spazi idonei: con la creazione di un “family room”, un’ala at­trezzata tra le stanze di piazza Italia, in un percorso esteso in cui trovano già spazio l’Internet point e un sistema Wifi potente e funzionale.
Sarà un po’ come un invito a sentirsi a casa: una biblioteca “open” nel pieno senso del termine, in cui si incastoneranno iniziative come laboratori tesi alla creazione di un docu-film roerino, letture itineranti, occasioni di scambio e punti di consultazione, lettura e prestito di volumi all’aperto.
Serviranno le condizioni della ripartenza, certo, per coronare tutti questi obiettivi; obiettivi che sono comunque alla portata, grazie al benefit appena ottenuto e al desiderio di rendere nuovi servizi utili anche a chi visiterà la Capitale del pesco.