E luce fu… a Cuneo! Inaugurate quattro grandi installazioni “percettive” a San Francesco (FOTO e VIDEO)

Evento espositivo nato dalla collaborazione tra Fondazione CRC e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

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Si accendono le luci sul Complesso Monumentale di San Francesco. E’ stata inaugurata questa mattina a Cuneo la mostra “E luce fu”, evento espositivo nato dalla collaborazione tra Fondazione CRC e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, che mette in dialogo quattro importanti opere di quattro grandi artisti: gli italiani Giacomo Balla (Torino, 1871-Roma 1958), Renato Leotta (Torino, 1982) e gli internazionali Lucio Fontana (Rosario di Santa Fe, 1899-Varese, 1968) e Olafur Eliasson (Copenaghen, 1967).

Le installazioni, appartenenti alle collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, si presentano come quattro capitoli aperti dal grande libro della storia dell’arte moderna e contemporanea e propongono ai visitatori “intense esperienze percettive e conoscitive, attraverso le quali ciascuno può ulteriormente approfondire le molteplici interpretazioni filosofiche, mistiche e simboliche che sono state date alla luce nel corso del tempo“.

Orgoglioso il Presidente della Fondazione CRC Giandomenico Gente: “L’arte e la cultura non si fermano. Niente può fermare la corsa alla bellezza e la collaborazione che da anni va avanti con il Castello di Rivoli. Fondazione CRC non si è risparmiata in questi mesi e deve essere un segnale per mandare messaggi positivi, costruttivi per tutti coloro che visiteranno la mostra: un’esposizione adatta a persone di tutte le età, come i bambini che saranno entusiasti a vedere l’opera di Balla, come saranno entusiasti tutti coloro che si fermeranno a visitare l’opera di Eliasson; l’installazione di Lucio Fontana lascerà stupiti molti di voi, mentre Leotta ci farà ammirare particolari della chiesa di San Francesco che a volte sono nascosti“.

La luce visibile è alla base di tutto ciò che c’è di vivente nel mondo. Come il sole, che scalda il pianeta e provoca la nascita della fotosintesi, la possibilità della vita sul pianeta. Quello che gli artisti in mostra hanno voluto fare con la materia che è la luce, è plasmare un materiale apparentemente invisibile e coinvolgere lo spettatore nell’opera d’arte” così la direttrice del Castello di Rivoli Carolyn Christov-Bakargiev che, insieme a Marcella Beccaria, ha curato l’esposizione.

LE QUATTRO OPERE

Nel cuore della navata centrale della chiesa è posizionata “Feu d’artifice” (Fuoco d’artificio), storica e monumentale opera realizzata da Giacomo Balla nel 1917, negli anni di adesione al Futurismo, e qui presentata nella ricostruzione di Elio Marchegiani per una mostra al Castello di Rivoli del 1997.

Giacomo Balla, “Feu d’artifice”
(Fuoco d’artificio), 1917
Azione astratta di luce e colori su musica di Igor Stravinskij per i balletti russi di Sergej Djagilev, Teatro Costanzi, Roma, 1917.
Ricostruzione in scala di Elio Marchegiani nel 1997 dai progetti autografi di Balla; esecuzione tecnica di Mariano Boggia e Luisa Mensi; circuito elettronico, luci e sonoro di Massimo Iovine; coordinatore, Maurizio Fagiolo dell’Arco
550 x 500 x 550 cm
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino

In corrispondenza dell’ingresso principale è allestita la struttura in legno, tela, colori fosforescenti e luce di “Wood” che compone l’“Ambiente Spaziale” di Lucio Fontana, opera del 1967 poi distrutta e ricostruita nel 1981.

Lucio Fontana, “Ambiente spaziale”
1981 (prima versione 1967, distrutta)
Struttura in legno, tela, colori fosforescenti e luce di wood
300 x 500 x 300
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino
Donazione Teresita Rasini Fontana

Nello spazio absidale dell’ex chiesa di San Francesco è troviamo “The sun has no money” del danese Eliasson, installazione del 2008 composta da anelli concentrici in materiale acrilico che creano giochi di luci e ombre grazie a due proiettori.

Olafur Eliasson, “The sun has no money” 
(Il sole non ha soldi), 2008
Filtro di vetro colorato, specchio, cavo di acciaio, motori elettrici, faretti, treppiedi, supporti a muro
dimensioni variabili: 2 anelli in specchio, 94 cm diametro; 4 anelli con filtro colorato, 30 cm diametro
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino in comodato da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

Infine, il percorso espositivo si conclude con “Sole”, lavoro recentissimo di Renato Leotta e realizzato con vecchi fari di automobili dismesse e che si snoda attraverso l’intero ambiente della chiesa.

Renato Leotta, “Sole”
2019-2020
impianto di illuminazione composto da fari di automobile usati Dimensioni determinate dall’ambiente
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino

L’esposizione, a ingresso gratuito, resterà aperta al pubblico fino a domenica 14 febbraio, dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30, la domenica dalle 10.30 alle 18.30. Domani, sabato 24 ottobre, sono previste visite inaugurali per gruppi di massimo venti persone alle ore 10.30, 11.30, 15.30 e 16.30: prenotazioni su www.fondazionecrc.it. Per maggiori informazioni è possibile telefonare allo 0171/452711. L’iniziativa è realizzata anche grazie al contributo di Gruppo Egea, Agenzia Generali Cuneo di Aurelio Cavallo-Claudio Parola-Luigi Lavigna, Merlo e UBI Banca.