Gestione casi Covid a scuola: la Regione Piemonte fa chiarezza sulle nuove norme

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Anche il Piemonte è al lavoro per arginare la nuova ondata da Coronavirus che sta colpendo tutta Italia e, anche la Regione: alle 13 di oggi, 16 ottobre, è stata programmata una conferenza stampa a cui prenderanno parte l’Assessore Elena Chiorino e il Commissario Coordinatore dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo.

Un’occasione per il fare il punto della situazione epidemiologica in Piemonte e fare il punto sulle regole di gestione dei casi Covid a scuola, alla luce del nuovo DPCM del 13 ottobre, e conoscere le eventuali nuove misure che verranno prese anche in ambito scolastico.

POSITIVO IN ISOLAMENTO – Quando uno studente viene trovato positivo al Covid entra in isolamento di 14 giorni. “Il problema nasce per i familiari del soggetto positivo: – spiegano dall’Unità di Crisi – se sono in grado di creare l’isolamento all’interno della casa e possono gestire senza contatti diretti o con la distanza di sicurezza, possono continuare a fare quello che potevano prima, come lavorare. Se non è possibile, entrano in quarantena“.

CONTATTI STRETTI – Le novità riguardano i contatti stretti di un positivo, vale a dire i compagni di classe. All’interno della classe fino a prima dell’emanazione delle nuove misure era emendato al SISP l’accertamento sul campo di quali soggetti dovessero messi in quarantena; alla luce della circolare ministeriale del 12 ottobre è disposto automaticamente che i compagni di classe vengono messi in quarantena di 14 giorni dopo i quali è predisposto il tampone.

DOCENTI – Per il personale docente: “si è ritenuto di fare immediatamente un tampone tra il 4° e il 7° giorno, tempo di incubazione. L’esito sarà corrispondente alla situazione reale“. Nel periodo intercorso, il docente sosterrà una quarantena attiva potendo andare a lavoro, ma non potendo svolgere ulteriori attività all’esterno della propria casa. Quindi, fino all’esito del tampone, potrà spostarsi solo per andare a lavoro e tornare a casa.