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Gioachino Chiesa, “padre artistico” della Gipsoteca, cittadino onorario di Santa Vittoria

Un paese che, tra storie, arte, luoghi e suggestioni, continua a stupire

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Un luogo dell’anima, fatto di arte pura, memorie, suggestioni, storie: è la gipsoteca di Santa Vittoria d’Alba, adiacente la Confraternita di San Francesco, collocata in un percorso di visita non solo ideale che merita più di un approfondimento e un pensiero. Esiste dal 2005: in una comunione d’intenti che vede coinvolte realtà di pubblica rilevanza come il Comune e l’associazione Anforianus, e un “padre artistico” come Gioachino Chiesa, che proprio qui trova le proprie radici paterne dal momento che ilpadre Giovan Battista nacque tra le colline sanvittoriesi.

Al punto che ora, dopo anni di dedizione e talento tutto rivolto a questa terra, ha meritato il riconoscimento della cittadinanza onoraria (con tanto di cerimonia ufficiale, sabato 17 ottobre, alle 16, per mano del sindaco Giacomo Badellino e dello stesso sodalizio Anforiano) in una sorta di omaggio a questo continuo ritorno alle origini. Un atto dovuto, ma sincero, pieno di riconoscenza: per lui, nato nel 1937, una vita spesa tra scultura, disegno, pittura, che lo hanno reso celebre in tutto il mondo e facendogli meritare a suo tempo anche il titolo di Cavaliere della Repubblica per meriti artistici.

Non è un caso che l’Accademia Tiberina di Roma, l’Accademia dei Cinquecento e l’Accademia Teatina di Pescara lo ritengano tra i propri membri più autorevoli: e Santa Vittoria d’Alba lo sa, dalle istituzioni alla gente, per la sua generosità impressa nella donazione delle sue opere per la Gipsoteca ma anche per la cura del locale monumento ai Caduti di tutte le guerre, da lui creato nell’ormai lontano 1967.

Già, la gipsoteca: aperta ogni domenica pomeriggio (cogliamo l’occasione per fare anche un po’ di giusta promozione, invitando a contattare i referenti all’indirizzo [email protected]) e capace di agire da punto di congiunzione tra il talento artistico di Chiesa e le bellezze paesaggistiche del territorio: dal figurativo all’astratto, movendosi attraverso tecniche diverse ed innovative, sino al design. Figure bianche in gesso, bronzi bruniti, forme in marmo rosa, disegni e quadri accolgono il visitatore per lasciare un messaggio espressivo a chi saprà coglierlo: volti, storie, come anche di Carlo Bertero.

Un capitolo, quest’ultimo, che meriterebbe un focus tutto suo e di cui cogliamo lo spunto di un “lancio” grazie all’amico e lettore sanvittoriano Agostino Angeli: per colui che, partendo da Santa Vittoria, nell’Ottocento anticipò i temi dell’esplorazione botanica, tra gli Oceani, le Antille, la Colombia -precursore dello stesso Darwin, in questo senso- perdendo poi la vita nel suo ultimo, avventuroso viaggio tra Tahiti e Valparaiso, Cile. Insomma: molta stotia passa dal paese anforiano.

La generosità di Gioachino Chiesa è stata dunque proverbiale, dando vita ad una serie di donazioni alla collettività sviluppate nel tempo, anche nell’anno in corso: non si può che accogliere con il più vivo plauso, dunque, la scelta di renderlo cittadino onorario della cittadina. E, ovvviamente, invitare ad una visita qui, nel paese fatto di Moscato, acque, gessi, storie ed emozioni.

Paolo Destefanis

BaNNER
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