Iniziato l’anno scolastico all’Istituto G.Baruffi di Ceva (FOTO)

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C’era anche la Croce Bianca questa mattina in Piazza Galliano a Ceva ad accogliere gli studenti del Baruffi.  Grazie alla collaborazione della Fondazione CRC, le collaboratrici scolastiche sono state supportate nelle operazioni di controllo degli ingressi per garantire la massima sicurezza ai ragazzi e a tutto il personale della scuola.

Dalle 8.20 i gruppi classe sono entrati in tempi cadenzati fino alle 9.00 in modo da scongiurare assembramenti durante la delicata fase dell’applicazione del protocollo di sicurezza. Codici colore per i due ingressi separati, percorsi segnalati nei corridoi e nelle scale: ogni dettaglio è stato curato minuziosamente per aiutare gli studenti a trovare le proprie aule con tranquillità e sicurezza. Ad accoglierli, i docenti della prima ora e banchi singoli distanziati secondo la norma di un metro tra le rime buccali.

Nel corso dell’estate lo staff non si è fermato per trasformare la scuola – afferma la dirigente Mara Ferrero . Diversi gli interventi effettuati per un BARUFFI COVID FREE: a causa dell’aumento degli studenti, che quest’anno sono 309, è stato necessario recuperare diversi spazi all’interno dell’edificio ed eseguire lavori di intervento strutturale finanziati della Provincia, in modo da ricavare nuove aule per le classi in più ma anche garantire il distanziamento in ciascuna”.

Per ridurre al massimo gli spostamenti dalle aule ai laboratori, sono stati fatti cospicui investimenti su arredi innovativi e dotazione tecnologica per le aule: nella lista della spesa, LIM e schermi digitali. – prosegue la dirigente Ferrero – La dotazione tecnologica servirà inoltre a non fermare la didattica: in caso di alunni costretti a casa anche solo per un raffreddore, le lezioni saranno trasmesse direttamente dall’aula.

La giornata di oggi è stata dedicata soprattutto alla sensibilizzazione dei ragazzi al rispetto delle tre regole fondamentali – mani / distanza / mascherina – oltre che alla comunicazione delle nuove norme di comportamento da adottare, ad esempio durante l’intervallo”.

Agli studenti che indossavano mascherine di stoffa sono state fornite quelle chirurgiche obbligatorie. E a tutti, come un mantra, è stato ripetuto di igienizzare le le mani e mantenere il distanziamento assegnato. “Mentre sulle prime due regole non ci sono difficoltà e sono già automatizzate (mascherina e pulizia mani), la sfida più grande sarà insegnare loro una nuova forma di socialità distanziata. – conclude la dirigente Mara Ferrero – Abbiamo cominciato stamattina, chiedendo loro di tracciare sul pavimento i limiti del proprio banco, sperando che questo gesto concreto e materiale sia solo l’inizio di una nuova responsabilità civica per il bene di tutti”.