Mille poesie per il Premio Roddi

Record di componimenti candidati allo storico concorso ormai conosciuto in tutta Italia

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La poesia come cura e nutrimento dell’anima, anche nei momenti più difficili. Questo il messaggio che porta avanti da venticinque anni il Premio Roddi, il concorso di poesia organizzato dall’omonima associazione culturale presieduta da Margherita Vaira.

I festeggiamenti per il quarto di secolo sono iniziati lo scorso 9 febbraio con l’istituzione e la consegna del riconoscimento “Testimoni di bellezza” alla poetessa cesenate Mariangela Gualtieri presso Palazzo Banca d’Alba; una sede non casuale, poiché l’istituto di credito albese da sempre sostiene il progetto. «La decisione di portare avanti anche l’edizione 2020 è nata a marzo in un momento di grande difficoltà per tutti», spiega Riccardo Corino. «Restando uniti siamo riusciti a confermare il concorso e anche la premiazione, grazie anche alla collaborazione dell’Enoteca regionale piemontese Cavour di Grinzane. Una grande soddisfazione. Questa è la dimostrazione che fare rete con gli enti del territorio è la scelta vincente».

La premiazione dell’edizione numero 25 si è svolta domenica 30 agosto presso il castello di Grinzane Cavour, lontano per la prima volta, a causa del maltempo, dalla sua sede storica, il paese di Roddi. Peraltro Roddi, dal 2010, è divenuto ufficialmente “paese della poesia” e mette a disposizione dei visitatori un sentiero lungo il quale si possono leggere i componimenti dei vincitori. Quest’anno i partecipanti, provenienti da tutta Italia, sono stati oltre mille; le opere candidate al concorso sono state esaminate dalla giuria del presidente Giovanni Tesio.

Nella sezione “Premio Roddi” dedicata alle poesie in lingua italiana si è imposto Giovanni Codutti di Udine, davanti ad Alfredo Rienzi di San Mauro Torinese; per quanto concerne i testi scritti in piemontese e nelle lingue minoritarie del Pie­monte il primo premio è stato attribuito ad Anna Perucca di Motta de’ Conti (Vercelli), seguita da Gianfranco Pavesi di Novara.

Il premio “Alba Beccaria” dedicato ai bambini è stato assegnato a Giada Cane, Roberto Borio e Vittoria Molino della scuola “Gianni Rodari” di Alba. Per quanto concerne la scuola secondaria di primo grado ad aggiudicarsi la vittoria è stata Ilaria Salucci di Alfonsine, nel Ravennate. A Daniele Peracchi del liceo scientifico “Paciolo-D’Annunzio” di Salsomaggiore Terme è stato assegnato il primo premio per la categoria scuola secondaria di secondo grado. Alla classe seconda A della scuola primaria “Gianni Rodari” di Alba è andato il premio speciale “Opera collettiva”. Infine, per quanto concerne la scuola dell’infanzia, è stato istituito il premio “Gianni Rodari”, assegnato ex aequo alla “Soldati” di Mede (Pavia), alla “Carlo Collodi” e alla “Beppe Fenoglio” di Alba.

Il Premio Roddi, nato nel 1996 su impulso della Pro loco, è cresciuto nel tempo in maniera costante, passando dai 21 componimenti candidati della prima edizione agli oltre mille di quest’anno, un segnale forte per la cultura. «La manifestazione si è arricchita nel corso degli anni grazie a un grande lavoro di squadra», spiega la presidente dell’associazione “Premio Roddi”, Margherita Vaira, aggiungendo: «Inizial­mente il concorso era a tema libero per poesie in lingua italiana, con tre sezioni per fasce di età; a partire dal 1999 abbiamo dato spazio ai testi in lingua piemontese e nel 2005 il Premio Roddi si è arricchito con l’introduzione del riconoscimento “Alba Beccaria” dedicato ai ragazzi. Dal 2010, inoltre, il concorso è aperto anche alle lingue minoritarie del Piemonte».