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Gaetano Miccichè, nuovo consigliere delegato e direttore generale Ubi

«Con l’integrazione rafforzeremo il nostro essere “banca dei territori”»

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Il consiglio d’Amministrazione di Ubi Banca, convocato a seguito delle dimissioni Victor Massiah dopo che l’Offerta pubblica di acquisto e scambi di Intesa Sanpaolo ha raggiunto oltre il 91% del capitale dell’ex popolare, ha nominato Gaetano Miccichè (foto a sinistra) nuovo consigliere delegato e direttore generale di Ubi Banca.

Il manager, già direttore generale di Intesa Sanpaolo, attuale presidente di Banca Imi, ex presidente della Lega Calcio Serie A è espressione del nuovo azionista di riferimento. Così commenta il delicato incarico che lo vedrà alla guida della banca nel periodo di transizione che porterà all’integrazione di Ubi Banca in Intesa Sanpaolo.

«È per me motivo di orgoglio essere stato cooptato nel Consiglio di Amministrazione di Ubi, al termine di un percorso che ha visto la banca entrare a far parte del Gruppo Intesa Sanpaolo. Ringrazio per questo motivo i membri del Consiglio di Amministrazione, ma il mio ringraziamento va innanzitutto a Carlo Messina per aver riposto fiducia in me e nelle mie capacità; e intendo rivolgere lo stesso pensiero ai tanti colleghi che hanno dimostrato il loro sostegno. I mesi che ci attendono, infatti, saranno fondamentali per condividere reciprocamente esperienze e modalità operative con l’obiettivo di completare l’integrazione tra i due istituti.

Dovremmo facilitare il dialogo, il confronto e la condivisione tra tutte le strutture di Intesa Sanpaolo e quelle di Ubi Banca, avendo sempre come primo pensiero tutte le nostre persone, i nostri clienti e i nostri azionisti. In questi ultimi mesi abbiamo incontrato imprenditori, autorità locali e istituzioni presenti sui territori dove è operativa Ubi Banca e questo si ripeterà spesso, da qui in avanti, per portare benefici e promuovere opportunità da cogliere per tutti gli “stakeholder” coinvolti. Ubi è una banca solida, riconosciuta e sostenibile, grazie anche al lavoro svolto dal precedente Consigliere delegato, dal management e da tutte le persone di Ubi. A tutti i dipendenti di Ubi Banca intendo sin da subito assicurare l’impegno di tutto il management di Intesa Sanpaolo, al fine di rafforzare l’identità già comune tra i due istituti, forti anche di valori e culture aziendali simili.

Le nuove direzioni regionali a Bergamo, Brescia, Cuneo e Bari, l’assunzione di 2.500 giovani, il centro di eccellenza per il supporto del settore agricolo a Pavia, sono solo alcune delle iniziative già in programma a sostegno dei territori nei quali Ubi opera. Insieme costruiremo un Gruppo ancora più vicino e a sostegno dei territori, insieme saremo ancor più la “banca dei territori”, delle famiglie e delle imprese italiane. Sentiamo, infatti, questo impegno in maniera ancora più forte e profonda in una fase che, come quella attuale, è ancora pesantemente condizionata dagli effetti dell’emergenza sanitaria. E per questo motivo vogliamo, con tutte le nostre forze, che l’integrazione di Ubi Banca in Intesa Sanpaolo dia vita a una realtà che rappresenti il pilastro della ripresa economica».

BaNNER
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