Bra, i consiglieri di maggioranza sulla richiesta di una commissione di indagine: “Inopportuna e non necessaria”

Respinta la richiesta avanzata dalla minoranza rispetto all'indagine dei carabinieri contro la criminalità organizzata

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(foto Danilo Lusso - ideawebtv.it)

I consiglieri di maggioranza di Bra durante l’ultimo Consiglio hanno respinto la richiesta della minoranza per la costituzione di una commissione d’indagine relativamente all’operazione compiuta in città da parte dei carabinieri contro la criminalità organizzata. Riceviamo e pubblichiamo.

Con grande attenzione la maggioranza consigliare ha esaminato la proposta di deliberazione in merito all’istituzione di una commissione di indagine sulla presunta infiltrazione della criminalità organizzata nel nostro Comune. Per decidere quale posizione assumere in merito, se sostenere o meno l’istituzione della commissione d’indagine in parola, la maggioranza si è posta con scrupolo e coscienza molti interrogativi circa la sua opportunità.

Dopo lunghe riflessioni, abbiamo ritenuto che ciò non sia opportuno: se si ha rispetto e fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, questo rispetto e questa fiducia, che si nutrono di fatti e non di parole, devono portare tutti noi a lasciare che siano i corpi dello Stato preposti a questo compito a condurre le indagini, a concluderle e a procedere secondo Legge. Indagini che, lo ricordiamo, ad oggi non coinvolgono in alcun modo l’operato amministrativo di questa città, tanto che non un solo atto adottato, deliberato, deciso dalla città di Bra è oggetto di indagine.

Aver votato contro la costituzione della commissione di indagine non significa che non crediamo nella massima trasparenza della Casa comunale. Nella quale, peraltro, non rileviamo alcun tipo di tensione che abbia influito negativamente sulla normale attività amministrativa. Tutti gli amministratori hanno il compito di non creare questo genere di tensioni, ma lavorare con fermezza e costanza a favore della città, come dalle sollecitazioni ricevute da esponenti della società civile e delle associazioni di categoria durante il Consiglio Comunale aperto del 27 luglio.

Ovviamente, sarà impegno e dovere del Sindaco comunicare prontamente nelle sedi opportune le eventuali notizie e future richieste pervenute dalla magistratura e quanto messo a sua disposizione. Sottolineiamo poi che ritenere inopportuna la costituzione della commissione d’indagine non scalfisce il potere ispettivo che qualunque consigliere, di maggioranza e di minoranza, può esercitare su ogni atto amministrativo mediante la fondamentale procedura dell’accesso agli atti, sindacato ispettivo che può essere esercitato da ciascun amministratore in ogni istante e a proposito di qualunque provvedimento. Tale strumento consente di raggiungere lo stesso fine che i proponenti della commissione dicono di voler perseguire, con il vantaggio di non esporsi a quei profili di inopportunità appena richiamati.

I consiglieri comunali dei gruppi

Partito Democratico Bra

Impegno per Bra

Bra Città per Vivere

Bra Bene Comune