Borse di studio; Grimaldi (LUV): “La didattica a distanza e la gestione del post Covid sono le priorità”

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“L’opposizione in Regione, gli studenti e gli Atenei sono uniti nel chiedere alla Giunta regionale un dietro front totale e, dopo la cancellazione delle disposizioni che revocavano le borse di studio agli studenti sottoposti ad indagine, vogliamo che venga cestinato anche il testo presentato oggi in Commissione dall’Assessora”. Sono le parole di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione, in merito ai criteri per la pubblicazione dei bandi per le borse di studio universitarie.

“Questa nuova versione edulcorata – prosegue Grimaldi – nel quale la revoca della borsa di studio si lega ai provvedimenti disciplinari superiori all’ammonizione, è già stata criticata ed è sottoposta ad un parere condizionato non solo dagli studenti, ma anche dagli Atenei durante l’ultimo CORECO”.

“La Giunta regionale non riesce a non fare figuracce, purtroppo ha una visione distorta della nostra società: forse non ricorda che in Italia vi sono organi deputati a stabilire la colpevolezza o l’innocenza delle persone e, in nessun caso, le Università vogliono e possono sostituirsi ad essi. In un momento storico come questo – afferma Grimaldi – chiediamo che la Giunta Cirio affronti i problemi dei luoghi della didattica, dei corsi online, del sostegno alle politiche abitative per gli studenti e di come, nel post Covid, le Università torinesi e piemontesi possono tornare ad essere meta per i numerosi studenti fuori sede che le popolavano. Inoltre – conclude Grimaldi –, invece di piantare insensate bandierine anticostituzionali, occorre che la Giunta spieghi le proprie idee per garantire il rientro in sicurezza degli studenti nelle residenze, e i piani economici regionali per i finanziamenti che spettano ad Edisu: bene pertanto il primo passo indietro, ma il dietro front dev’essere completo”.

c.s.