MARCHIO AC CUNEO 1905, Vercellone: “Non escludiamo che l’Olmo possa partecipare all’asta”

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A tredici giorni dall’asta pubblica online, cresce l’attesa per capire in quali mani finirà il marchio dell’Ac Cuneo 1905, con il corredo rappresentato da coppe e materiale sportivo che porta con sè.

La base d’asta è di 3mila euro, ma si prospetta un percorso meno scontato di quanto ci si potesse immaginare. Accanto alla società del Cuneo Football Club, rappresentata dal presidente Castellino, non mancano, infatti, altri pretendenti.

Tra questi, esce di fatto allo scoperto l’Olmo, attraverso le parole del Direttore Generale Valter Vercellone, che ai nostri microfoni dice: “Non escludiamo di poter partecipare all’asta pubblica, perchè crediamo di avere tutte le carte in regola per poterci presentare con credibilità di fronte alla città”.

Ed è qui che il riferimento va anche, seppur sottinteso, alle parole dei Fedelissimi biancorossi, che avevano richiesto in un comunicato che il marchio potesse finire in mani “sicure” ed organizzate: “All’Olmo l’organizzazione non manca e forse ha pochi eguali in zona. La società è strutturata, con una grande solidità dalla prima squadra al settore giovanile. Cito solo un numero: nell’ultima stagione quattordici giocatori della prima squadra provenivano di fatto dal vivaio”.

Insomma, anche se non è ancora certo, ci sarà anche l’Olmo. Ma cosa accadrà nel caso di acquisizione del marchio? “Nell’eventualità che si partecipi e, cosa non scontata, si possa acquisire il marchio, l’Olmo diventerà Ac Cuneo 1905, pur mantenendo qualche riferimento alla propria origine di Madonna dell’Olmo soprattutto nel settore giovanile”.

Idee chiare anche sulla possibile casa del club: “A prescindere dalla possibile acquisizione, abbiamo già presentato richiesta formale al Comune per poter giocare le nostre partite casalinghe allo Stadio Fratelli Paschiero, in eventuale alternanza con il Cuneo FC”.

Ci potranno, quindi, essere sorprese il prossimo 30 giugno: “Onestamente, a noi interessa solo il bene di Cuneo e del Cuneo. Chiunque acquisirà il marchio, conterà solo che sia cuneese e abbia a cuore il futuro sportivo della città”.