A differenza delle donne, abituate fin da adolescenti a recarsi regolarmente dal ginecologo, gli uomini sembrano avere la tendenza a evitare il più possibile lo specialista e i controlli periodici, che sono invece fondamentali per la prevenzione delle principali malattie dell’apparato urogenitale maschile.

Timore dello specialista? Imbarazzo? Poca consapevolezza dell’alta incidenza di queste patologie? Le ragioni alla base di tale comportamento, altamente diffuso tra uomini di tutte le fasce d’età, sono sicuramente svariate ma è inutile ripetere quanto sia importante riuscire a cambiare l’approccio generale e facilitare l’avvicinamento del pubblico maschile verso la figura dell’urologo.

E’ proprio in quest’ottica che si sta muovendo il Centro Abax di Cuneo che, insieme a tre rinomati specialisti del cuneese – il Dott. Arena, il Prof. Simonato e il Dott. Dadone – sta creando una realtà urologica e andrologica sempre più completa e pronta ad andare incontro alle esigenze dei suoi pazienti uomini, sia per quanto riguarda la prevenzione e la diagnosi di patologie, sia per il trattamento di quelle problematiche considerate “minori” ma che presentano comunque risvolti funzionali ed emotivi rilevanti.

Dott. Arena, cosa vuol dire “rendere l’urologia più accessibile” agli uomini? Essere visitati dai migliori, senza lunghi tempi di attesa e nel rispetto della propria intimità?
«Partendo dal presupposto che la prevenzione è tutto, e che ogni piccolo fastidio può essere un segnale d’allarme da non sottovalutare, il nostro modo di rendere l’urologia “più accessibile” è stato quello di creare un servizio di visite urologiche e andrologiche in grado di fornire risposte in tempi brevi a quei pazienti che riscontrino problemi, dal loro punto di vista, importanti (es. dolore ai testicoli, bruciore quando urina, urgenza o difficoltà a urinare,…).

La reattività e l’efficienza di tale servizio sono garantiti da un’equipe di professionisti esperti che, a fronte di una richiesta telefonica, può, nell’arco di massimo 24 ore, valutare il paziente e attivare un corretto percorso di diagnosi e cura. Il servizio fa capo al sottoscritto, in quanto libero professionista, ma sono supportato dal Prof. Simonato e dal Dott. Dadone, due professionisti ospedalieri di lustro con i quali collaboro anche sotto molti altri aspetti».

Prof. Simonato, cosa può fare un centro privato per i pazienti urologici e andrologici?
«Le risorse umane e strutturali di cui il Centro Abax dispone (medici anestesisti, personale infermieristico qualificato, sala operatoria debitamente equipaggiata), unite all’ottenimento dell’autorizzazione regionale per la chirurgia ambulatoriale complessa, indispensabile per svolgere attività chirurgica privatamente, permettono a noi specialisti di performare diversi interventi di piccola chirurgia urologica come ad esempio fimosi, idrocele, varicocele e frenulo corto.

Inoltre, la finalità primaria del Centro è quella di assicurare ai nostri pazienti un percorso diagnostico rapido ed efficace per le patologie urologiche oncologiche (tumore della vescica, della prostata e del rene), per la calcolosi urinaria e per la disfunzione erettile».

Con oltre 7 milioni di italiani che ne soffrono, l’ipertrofia prostatica benigna è uno dei disturbi urologici più diffusi; dott. Dadone, il progresso tecnologico aiuta a migliorare la quotidianità degli uomini?
«Per spiegarne innanzitutto il significato, l’ipertrofia prostatica benigna è una patologia caratterizzata dall’ingrossamento della prostata che presenta sintomi disurici, sia ostruttivi che irritativi. I trattamenti utilizzati per la cura dei sintomi correlati all’ipertrofia prostatica benigna si basano sull’utilizzo di farmaci e sulla chirurgia a cielo aperto ed endoscopica.

Recentemente, è stata introdotta una nuova metodica mini-invasiva che può essere effettuata in regime ambulatoriale e in anestesia locale. Tale metodica, chiamata Rezum, utilizza un’iniezione di vapore per ridurre i volumi dei lobi prostatici, permettendo così al paziente di migliorare la minzione (urinare).

Personalmente la ritengo interessante poiché non comporta sanguinamento e consente inoltre al paziente di tornare al proprio domicilio con il catetere dopo solo poche ore. Nell’ottica di rendere sempre più completa l’offerta del Centro Abax dal punto di vista della diagnostica e della chirurgia ambulatoriale urologica, questa innovativa metodica potrà essere presto integrata dalla struttura, la quale dispone di tutti i requisiti per poterla effettuare in totale sicurezza».