L’opinione di Giovanni Milano – Vi spiego perchè

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«Tra l’acquisto dei dispositivi di protezione, l’aumento delle ore lavorative del personale
e i mancati ingressi di nuovi pazienti gli sforzi finanziari, oltre che umani, sono ingenti»

Il virus non ha interesse a uccidere una persona, altrimenti muore anche lui; quel che interessa al virus è colonizzare quante più persone gli è possibile. Essendo la struttura un luogo chiuso, in principio gli ospiti sono certamente negativi, dunque bisogna fare tutto il possibile per evitare di introdurre il virus dall’esterno.

Anche per questo è fondamentale evitare che il personale venga contagiato, pertanto tutti gli operatori entrati in contatto con persone positive al Covid-19 sono rimaste a casa per 15, anche 25 giorni. Inoltre mi sono attivato per far fornire al personale dei dispositivi, in primis mascherine speciali, in modo che gli operatori potessero usarli anche al di fuori della struttura, proprio perché la chiave era non far entrare dall’esterno il virus nelle residenze.

In collaborazione con l’Ordine di Malta avevamo anche valutato la possibilità di chiudere una struttura, individuando personale disponibile a restare per venti giorni in una tenda pneumatica, montata al di fuori della struttura. Fortunatamente non è stato necessario.

Quanto agli ospiti, dato che i sintomi del virus sono molti e vari, non avendo altri parametri certi tutti quelli che avevano anche solo 37,6 di febbre venivano messi in isolamento almeno per 14 giorni. Immaginate una persona anziana, abituata a socializzare con gli altri ospiti della struttura, che di punto in bianco si trova isolata in una stanza asettica, dove deve mangiare e passare tutto il tempo da sola, senza ricevere alcuna visita dai famigliari…

È stata molto dura per loro, ma è stato necessario; solo in questo modo si sono potuti ridurre i numeri del contagio e, fortunatamente, negli ultimi giorni si può dire nella Granda siano ormai irrisori. La maggior parte delle persone che purtroppo sono decedute erano in media molto anziane o presentavano pluripatologie, aggravate dal coronavirus. Ciò non toglie che veder morire
così tanti anziani insieme sia stato terribile e angosciante.

Quel che mi preoccupa, anche al di fuori delle Rsa, è che a fine anno rischiamo di avere molte patologie polmonari determinate da un uso smodato delle mascherine, che ci impongono di respirare la nostra stessa anidride carbonica. Dobbiamo iniziare a utilizzarle solo quando effettivamente necessarie.