Home Articoli Rivista Idea «La Nutella è nata trasformando un difetto in un’opportunità»

«La Nutella è nata trasformando un difetto in un’opportunità»

Tra i vari capitoli, la chiacchierata con Giovanni Ferrero sulla genesi della crema spalmabile

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“Un prodotto ottimista” è il capitolo di “Serendipity” riservato alla Nu­tella. A chiacchierare con l’autore circa la crema spalmabile a base di nocciola più famosa al mondo è Giovanni Ferrero, ceo del Gruppo Ferrero, erede dell’azienda creata dal nonno, Pie­tro. La conversazione è partita sottolineando come le radici della Nutella si posano in parte ricondurre a un editto napoleonico del 1800. L’Im­­peratore vietò il trasporto di derrate alimentari verso i porti europei, così il cacao iniziò a scarseggiare, quindi i maestri cioccolatai si mi­sero alla ricerca di qualcosa che potesse supplire alla carenza di cacao. La nocciola fu una delle risposte. Senza quell’editto forse le Langhe non avrebbero potuto far emergere la grande potenzialità della sua nocciola. Parlando di anni più vicini a noi, Giovanni Ferrero ha illustrato a Oscar Farinetti il percorso che portò dal “giandujot”, panetto duro di cacao, zucchero e nocciole, del 1946 alla Nutella, prodotta a partire dal 1964, dopo diversi perfezionamenti alla precedente “supercrema”. «Nel nostro caso», spiega Giovanni Fer­rero nel libro, «la “serendipity” è da considerarsi la ricerca continua della perfezione, quando le scoperte importanti avvengono non mentre si cercava altro, ma quando la genialità e l’intuizione innovativa trasformano in opportunità quello che a prima vista appare un difetto. Nostro padre nel 1949 vedeva questi panetti di gianduiotti che si ammorbidivano sui banchi delle panetterie e delle drogherie di Asti dove fa­ceva il venditore. Lì nacque la sua intuizione geniale. Il difetto strutturale che portava il panetto a sciogliersi aprì un percorso alla ricerca della perfezione che solo 15 anni dopo portò mio padre a lanciare la Nutella».