“Emergenza frutticultura saluzzese”, organizzazioni e istituzioni al tavolo

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Prosegue senza sosta, per l’ormai imminenza della campagna frutticola della vocata area saluzzese e per tutti i risvolti che quest’anno potrà portare con sé in considerazione dell’emergenza epidemiologica in atto, il lavoro del Tavolo per l’Emergenza frutticola saluzzese che, pur non essendo al momento ufficialmente costituito ed in fase di formalizzazione, si configura come concreto strumento di coesione e condivisione.

Giovedì 23 aprile, per la terza settimana consecutiva, tutti i 15 attori aderenti al Tavolo (4 Comuni, 4 organizzazioni sindacali datoriali e 7 Organizzazioni di Produttori) si sono ritrovati in videoconferenza per proseguire nel confronto, fare il punto della situazione e per cercare soluzioni e risposte alle tre principali richieste inoltrate in precedenza alle istituzioni regionali e nazionali:

Sostegno alle aziende agricole per organizzare l’ospitalità della manodopera in azienda
Reperimento ed assunzione di manodopera con sistemi agili, per incrementare l’utilizzo di manodopera locale, anche attraverso una radicale semplificazione del voucher agricolo
Defiscalizzazione degli oneri contributivi a carico delle aziende, per garantire maggior competitività ed incrementare le risorse da destinare all’ospitalità

Non poteva esserci un novero di partecipanti più qualificato, tra gli invitati al tavolo, riuniti in modo virtuale, ma mai così concreto e diretto: con i quattro sindaci, direttori e presidenti di sindacati e OP, hanno partecipato il Presidente della Provincia Federico Borgna, l’Assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Questore di Cuneo Emanuele Ricifari, il consigliere regionale Paolo Demarchi, i senatori Mino Taricco e Giorgio Bergesio, componenti della Commissione Agricoltura al Senato, e Marco Perosino, membro della Commissione Economia e Finanza.

Le prime attese risposte sono giunte dalla Regione: l’Assessore Protopapa, dopo aver sottolineato di aver trovato “un territorio compatto, che di fronte alle criticità ha saputo far squadra e questa coesione dà fiducia per affrontare la problematica” ha annunciato due importanti provvedimenti: la riapertura in settimana del Bando legato alla Legge Regionale 12/2016 (conosciuta come Legge Allemano) con una dotazione inziale di 97.000 euro (con l’impegno a ricercare fondi per incrementarlo) e l’attivazione a breve della piattaforma unica regionale per l’incontro di domanda ed offerta di lavoro, che potrà fare da collante tra le tre attivate la scorsa settimana da Coldiretti, Confagricoltura e, in ultimo, CIA.
Pieno appoggio all’iniziativa anche dal Presidente Cirio: “Se l’affitto dei container per l’alloggiamento è per voi la soluzione migliore, mi impegno a trovare le risorse necessarie, inserendole nella legge regionale cui stiamo lavorando. Questa è una situazione delicata, lo era già da qualche anno; la Regione ha l’obbligo di evitare che, oltre ad un problema economico, possa diventare un’emergenza sanitaria”.

Coesione tra diversi parti politiche, alla ricerca di soluzioni condivise, anche tra i senatori presenti, al lavoro nelle rispettive Commissioni. Tra gli obiettivi, che potrebbero trovare concretezza già nel prossimo Decreto economico del Governo, il riadattamento di strutture aziendali dismesse da destinare all’ospitalità, le semplificazioni economiche per favorire la manodopera locale, la riduzione degli oneri fiscali e previdenziali per chi ha già un sussidio (cassintegrati o percettori del reddito di cittadinanza) ed una serie di provvedimenti per l’anticipo della PAC al 70% per garantire liquidità alle aziende.

Importanti le risposte del Questore della Provincia di Cuneo, in attesa di eventuali sviluppi che potranno giungere dai prossimi DCPM legati alla cosiddetta “Fase 2”. “Allo stato attuale, chi si sposta da una diversa Regione per “motivi di lavoro” può farlo solo se in possesso di un contratto di lavoro o di un documento equipollente”; in ogni caso, chi giunge sul nostro territorio “deve poter dimostrare la propria negatività al virus, oppure porsi in quarantena volontaria”.

Quasi quattro ore di riunione a distanza, ma mai così vicini negli obiettivi da perseguire, con molti altri temi trattati: dalle tematiche presenti nel FAMI (l’infopoint fisico e virtuale, l’assistenza per acquisto e trasporto dei generi alimentari, il servizio navetta dai Centri di accoglienza di Cuneo e Torino) all’esigenza di snellire le pratiche burocratiche dei Comuni per l’installazione dei moduli abitativi.

Gli obiettivi su cui si lavora in questi giorni, in attesa della videoconferenza programmata per giovedì prossimo, sono in sintesi i seguenti: la predisposizione di un protocollo “sanitario” da concertare con le autorità preposte cui attenersi per l’ospitalità in azienda, la quantificazione delle aziende interessate e dei relativi costi (che potrebbero essere in parte coperti con i finanziamenti regionali elargiti con il tramite dei Comuni) e la modifica dei regolamenti edilizi dei singoli Comuni.

Su quest’ultimo aspetto, sono stati coinvolti 36 Comuni della Frutta, un’estensione dell’areale saluzzese, anche per la sottoscrizione di un’ulteriore documento che sottolinea la problematica dell’ospitalità, che sarà inviata in Regione, all’attenzione del Presidente e di tutti gli Assessorati coinvolti.

Al momento sono già 27 i Comuni aderenti (oltre alla Provincia): Bagnolo, Barge, Brondello, Busca, Cardè, Casteldelfino, Costigliole, Cuneo, Dronero, Faule, Gambasca, Lagnasco, Manta, Martiniana Po, Moretta, Ostana, Paesana, Pagno, Piasco, Revello, Saluzzo, Sanfront, Savigliano, Scarnafigi, Tarantasca, Torre San Giorgio e Verzuolo.

c.s.