25 Aprile a Saluzzo, il sindaco Calderoni: “Una comunità coesa può essere germoglio per un futuro migliore”

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Mauro Calderoni

La città di Saluzzo ha festeggiato il 25 Aprile anche quest’anno, ma in un modo diverso, strano per tutti, causa emergenza Coronavirus, ma non meno emozionante degli scorsi anni.

Il tutto si è svolto tramite una diretta su Facebook, attraverso il canale social del Comune di Saluzzo e, dopo una toccante introduzione sonora, è intervenuto il primo cittadino Mauro Calderoni: “Mi dispiace non festeggiare questo 25 Aprile come tutti gli anni, ma inizialmente vorrei salutare i miei collaboratori, l’amministrazione, agli operatori sanitari, agli Volontari della Croce Verde, e agli altri volontari, che ad oggi stanno combattendo come senza sosta, contro questa pandemia. Abbiamo ritenuto opportuno rendere omaggio al 25 Aprile, festa nazionale, perché celebra uno dei passaggi importanti della nostra Repubblica, basta con polemiche legate a questa ricorrenza, qui si festeggia la resistenza che ci ridiede la dignità come popolo da una dittatura oppressiva e una feroce repressione. Speriamo che anche questa lotta che stiamo combattendo in questa epidemia, ci sproni ad essere cittadini responsabili”.

La parola viene poi passata a Giorgio Rossi, presidente ANPI Saluzzo, in quale interviene tramite collegamento diretto dalla propria abitazione: “Eravamo abituati ad incontrarci il 25 aprile con le bandiere che sventolavano al vento, ma quest’anno la pandemia non l’ho ha permesso,ma credo che non tutti i mali vengano per nuocere, perché questo isolamento necessario permette ad ognuno di noi di ricavare un momento di riflessione che ci permetterà sulle parole morali che 75 anni fa portarono alla nostra liberazione e alla nostra bellissima costituzione, forse dovremmo chiederci, se abbiamo fatto il possibile affinché tutto avvenisse nella maniera migliore. Questo momento sta distruggendo molte cose, e ci sta portando via i nostri anziani, custodi della memoria, quelli che hanno vissuto e provato il passato.75 anni fa l’Italia cominciava a rinascere, fu molto dura ma riuscirono”