Borgo San Dalmazzo – Caso “Padre Fantino”, la rabbia dei parenti: “Chiedete scusa”

Incontro tra i familiari degli ospiti e il presidente della cooperativa che gestisce la struttura dove sono morte 8 persone negli ultimi giorni: "Rsa non attrezzate, abbiamo fatto il possibile"

0
788
L'incontro con i familiari degli ospiti della casa di riposo svolto la scorsa settimana

Un’anziana tiene in mano la foto del marito: “E’ morto ieri, da giorni non sapevamo più nulla delle sue condizioni. L’ultima volta ci avevate detto che stava bene. Adesso chiedete scusa”. Un’altra signora riesce a stento a trattenere le lacrime: “Ci fidavamo di voi, non me lo perdonerò mai”. Commozione, tristezza e tanta rabbia tra i parenti degli ospiti della casa di riposo “Padre Fantino” di Borgo San Dalmazzo. Oggi, mercoledì 22 aprile, hanno incontrato Massimo Secondo, il presidente della cooperativa Punto Service che gestisce la struttura, nella quale sono morte 8 persone negli ultimi giorni e altre che presentano sintomi sono state isolate.

“Quando sono emersi i primi sintomi in alcune persone, perché non le avete isolate subito?”. “Dove eravate sabato e domenica, quando chiedevamo informazioni sui nostri parenti?”. “Perché non ci avete avvertito dell’aggravarsi della situazione?”: queste le domande poste dai parenti degli ospiti della casa di riposo, che hanno accusato i vertici della struttura di mancata trasparenza. Le risposte di Secondo non hanno soddisfatto: “Abbiamo cercato di gestire al meglio la situazione. Capisco il vostro dolore, ma in questo momento nessuna Rsa è in condizione di far fronte a questa situazione, noi siamo attrezzati come degli ospedali. Compatibilmente con l’emergenza, abbiamo fatto il possibile”.

La “difesa” del presidente di Punto Service si è incentrata sul mancato arrivo tempestivo dei tamponi (“Abbiamo da subito chiesto di fare il test a tutti, così facendo avremmo potuto isolare i positivi”), una giustificazione che non è piaciuta al sindaco Gian Paolo Beretta, anche lui particolarmente arrabbiato: “I tamponi non c’entrano niente in questo confronto: dia risposte sulle carenze manageriali che ci sono state. Domenica sera ero presente nella casa di riposo e c’erano solo due operatori sanitari. Queste persone chiedono chiarimenti, lo chiede tutta la nostra comunità che sta soffrendo per questa situazione. Lo dovevo ai familiari, ma è stato un incontro infruttuoso”.
Secondo ha assicurato che domani, giovedì 23 aprile, arriveranno i tamponi che verranno effettuati su ospiti e operatori sanitari.