L’Unità Medico Veterinaria Volontaria di Fossano collabora con un progetto di ricerca del Dipartimento di Scienze Veterinarie di Torino

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In base alle attuali conoscenze il ruolo degli animali domestici nella diffusione del contagio da coronavirus è sicuramente molto marginale o del tutto assente, tuttavia soprattutto per la buona gestione delle fasi 2 e 3 dell’epidemia, è utile approfondire scientificamente la questione.

Fino ad ora i casi di positività accertato negli animali domestici a livello mondiale sono solo quattro, tutti rimasti a contatto con proprietari contagiati dal Covid-19. “In questa prima fase dell’epidemia comunque – commenta Guido Giordana, presidente dell’Unità Medico Veterinaria Volontaria – è corretto dare rassicurazioni per non creare inutili allarmismi sul ruolo degli animali domestici, senza però dimenticare che ci troviamo di fronte ad un agente patogeno molto instabile dal punto di vista genetico e quindi molto insidioso e imprevedibile. Quasi sicuramente il virus è passato all’uomo da animali selvatici compiendo un salto di specie, questo rischio può esserci anche per gli animali domestici”.

Come per l’uomo anche per gli animali è opportuno effettuare approfondimenti per monitorare l’evoluzione dell’infezione e la capacità di sviluppare difese immunitarie nei confronti del Covid. Per questo il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Veterinaria di Torino ha predisposto un progetto di ricerca, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico di Brescia, basato su test sierologici sia su persone positive, sia su animali che sono stati a contatto con loro.

L’Unità Medico Veterinaria Volontaria nei suoi vari interventi di supporto in questa emergenza, ha dovuto anche occuparsi, in alcuni casi, del trasferimento degli animali in idonee strutture poiché i loro proprietari erano affetti da coronavirus e quindi ricoverati. Si è ritenuta questa un’opportunità per effettuare gli accertamenti previsti dal progetto eseguendo i prelievi di sangue in questi soggetti, con il benestare dei loro proprietari, ai quali è stato richiesto di compilare un questionario con informazioni utili per l’indagine epidemiologica.

L’Unità Medico Veterinaria Volontaria crede molto nell’importanza e nella utilità di questo progetto di ricerca – continua Giordana –, al quale collabora con convinzione ed entusiasmo. Infatti gestire un’emergenza senza conoscere i comportamenti dell’agente infettante è molto difficile, specifici metodi di indagine possono darci informazioni sulle possibili vie di trasmissione del virus, sui serbatoi, su una risposta immunitaria efficace per proteggerci dall’infezione e sul tempo di persistenza di tale copertura, soltanto queste conoscenze possono consentirci di combattere efficacemente l’attuale pandemia”.

Intanto continua l’aiuto da parte dell’UMVV per la gestione degli animali da compagnia durante l’emergenza coronoavirus, quando i loro proprietari si trovano in quarantena o in gravi condizioni di salute e sono quindi impossibilitati a lasciare la propria abitazione. Se intervengono problemi sanitari al proprio animale, infatti, possono non essere in grado di assicurare le cure necessarie e per questo l’associazione Unità Medico Veterinaria Volontaria con sede a Fossano ha pensato di fornire supporti con il suo personale veterinario volontario, con consigli e, dopo valutazione, con trasferimento dell’animale in una struttura veterinaria. Per informazioni 338/7711317; 333/8287201. Già effettuati numerosi interventi.

c.s.