«Abbiamo deciso di creare momenti per mettere in mostra il talento»

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Cosa rappresenta la cultura per un giovane del 2020? Aspirazione, valvola di sfogo o altro?
«Come già detto, è iniziato tutto perché ci eravamo stufati del fatto che ad Alba non ci fossero occasioni per i giovani di mostrare ciò che sono in grado di fare. La voglia di fare, di scrivere, recitare, suonare, dipingere, era tanta e andava di pari passo con l’insoddisfazione di non essere visti né ascoltati. Mancando le occasioni, abbiamo deciso di crearle. Non solo per noi, ma per chiunque avesse voglia di mettersi in gioco. Anche per questo la “lettura privata” ha la caratteristica dell’anonimato, per invogliare i più a mostrare ciò che scrivono, senza paura. Dalle letture siamo passati ai concerti, ai laboratori e a tutto il resto. Se poi tutto questo diventerà in parte professionale ben venga, ma nasciamo senza scopo di lucro e con la sola intenzione di fare per il piacere di fare. Questo è fare cultura, per “Crisalide”».

Enrico Di Palma