Volley A2/F – LPM Bam Mondovì, Coach Delmati: «Giocare ci manca, ma ora bisogna pensare alla salute di tutti»

In questo periodo senza allenamenti in palestra e senza partite le rossoblù monregalesi continuano ad allenarsi individualmente a casa.

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Foto Guido Peirone

Anche il mondo della pallavolo è sospeso a causa dell’emergenza Coronavirus. Ormai è passato più di un mese dal’ultima  volta che la LPM Bam Mondovì è scesa in campo: era il 15 febbraio, quando le rossoblù al pala Manera avevano strappato la vittoria a Martignacco.

Il 23 febbraio doveva essere la volta del derby contro Pinerolo, ma la partita è stata annullata a poche ore dal fischio di inizio in via precauzionale. Seguendo le disposizioni del governo si sarebbe dovuta disputare a porte chiuse la sfida contro Soverato, programmata per l’8 marzo, ma nel pomeriggio, anche questa partita è stata annullata per l’aggravarsi della situazione sanitaria nazionale.

In questo periodo senza allenamenti in palestra e senza partite le rossoblù monregalesi continuano ad allenarsi individualmente a casa.

Abbiamo contattato telefonicamente Coach Davide Delmati per scoprire come…

«Le ragazze stanno bene, sono tutte a Mondovì (ndr eccetto Elina che è tornata in Argentina), stanno seguendo il programma che ha preparato per loro Lollo Airoli. Hanno schede di lavoro per allenarsi in autonomia, modificate di settimana in settimana in modo da rendere gli esercizi e il programma giornaliero il più possibile vario» – spiega Coach Delmati – «Ci sentiamo tramite WhatsApp e con videochiamate per tenerci in contatto».

L’ultima volta che siete scesi in campo è stato a febbraio contro Martignacco…

«E’ molto che non giochiamo, questo ci manca, ma oggi il nostro impegno di cittadini e come professionisti dello sport è quello di stare a casa e rispettare le regole previste per la nostra salute e quella degli altri. Sull’eventuale proseguo della stagione vedremo quello che verrà deciso dagli organi competenti in base all’evolversi dell’emergenza sanitaria, amiamo questo sport e questo lavoro, il desiderio di tornare in campo non ci abbandona mai, ma questo è il momento di pensare prima alla salute».