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L’ACIT alla Prefettura di Cuneo: “Si sfrutti lo stop per il Covid-19 per sistemare le infrastrutture provinciali”

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L’ACIT, Associazione Cuneese Innovazione nel Trasporto aderente all’Associazione Nazionale degli autotrasportatori Assotrasporti, rappresentata dal Presidente provinciale Gabriella Tomasi e dal segretario provinciale Fabrizio Civallero, oggi ha inviato una lettera al Prefetto di Cuneo per chiedere di effettuare immediatamente il monitoraggio delle infrastrutture provinciali, approfittando di questo periodo anomalo di traffico ridotto, per individuare i tratti danneggiati o a rischio crollo.

“L’emergenza sanitaria in corso nel nostro Paese ha creato una situazione senza precedenti: le misure di distanziamento sociale, infatti, hanno diminuito notevolmente il traffico stradale e il carico di lavoro degli uffici pubblici” afferma Gabriella Tomasi, Presidente provinciale ACIT.

“Così come la città di Genova ha saputo trarre un’opportunità di rinascita dalla tragedia del ponte Morandi, allo stesso modo chiediamo alla Prefettura di procedere al più presto con la verifica capillare dello stato di manutenzione di tutte le infrastrutture provinciali, impiegando il personale tecnico oggi libero da impegni con il pubblico, sempre nel rispetto delle norme di distanziamento sociale indispensabili per fermare l’epidemia” aggiunge Fabrizio Civallero, Segretario provinciale ACIT.

Proprio domenica scorsa, nonostante le difficoltà del momento, il cantiere del ponte di Genova ha varato l’ultimo impalcato lungo 100 metri, arrivando a circa l’80% del completamento del ponte. Rispettando tutte le misure per prevenire il contagio, nel cantiere si continua a lavorare senza sosta, con l’obiettivo di terminare l’opera nei tempi prestabiliti.

“Genova rappresenta un esempio virtuoso di ricostruzione e tenacia, cui dovrebbero guardare l’Italia intera. Tutte le amministrazioni dovrebbero prenderla a esempio, affinché il Paese giunga pronto alla ripresa economica che si avrà al termine della crisi del Coronavirus” conclude Tomasi.

In questo momento è difficile prevedere le conseguenze di questa grave crisi, tuttavia si è certi che una volta rientrata, in breve tempo il traffico stradale e ferroviario tornerà anche più forte di prima. “Non sappiamo quanto durerà l’emergenza sanitaria, ma vogliamo evitare che dalla tragedia dei morti per Coronavirus si passi a quelli causati dai cedimenti di ponti, strade, gallerie, autostrade e ferrovie” conclude Civallero.

La proposta, fa seguito alla richiesta inviata il 27 gennaio 2020 alla Prefettura di Cuneo e, a livello nazionale, alla lettera inviata il 17 gennaio 2020 da Assotrasporti al Governo, per sensibilizzare la politica sul tema della sicurezza del sistema viario e ferroviario.

c.s.

BaNNER
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