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La sospensione del PS di Bra, insieme ad altri 6 in Regione, sembrava dettata dall’urgenza di reperire medici presso altre strutture sanitarie per far fronte all’avanzare esponenziale dei ricoveri per la crisi da Covid 19.
Noi pensiamo, e lo abbiamo denunciato appena saputo, che la scelta non fosse opportuna almeno per l’ASL CN2, perché tra le altre ragioni, tutto il primo soccorso del territorio è ora accentrato su una struttura, quella dell’ospedale di Alba, già critica ancora prima di questa emergenza, e il PS di Bra ha più di 20.000 accessi l’anno; sarebbe stato diverso se si sarebbe potuto perlomeno aprire un PS a Verduno, allora questa scelta avrebbe potuto avere un senso. Ci sono inoltre problemi organizzativi per lo spostamento di personale e negli spazi vuoti a Bra e nell’integrazione a Alba.
Alla nostra protesta, si è unita giustamente la Giunta e la maggioranza del Consiglio comunale di Bra; per un altro PS in Regione, quello di Borgosesia, il Sindaco ha protestato allo stesso modo, Sindaco che è anche un deputato della Lega di Salvini, a cui guarda caso la Regione ha poi evitato la chiusura.
Il Presidente Cirio, a seguito delle giuste contrarietà a questo modo di agire, ha dichiarato comunque che la Regione è disponibile a valutare le proposte del territorio e della sua ASL per rivedere la decisione – occorre quindi ora che l’amministrazione braidese dia seguito a questa pur tardiva apertura facendo le valutazioni con l’ASL CN2, e dimostrando così la dichiarata contrarietà manifestata alla decisione della Regione, e occorre che questa mostri la stessa disponibilità di dialogo a tutti i territori.
Vorremmo anche che le forze di centro destra locale si rendessero conto che non possono difendere il trattamento riservato dalla Regione alla nostra amministrazione, e quindi ai rappresentanti dei cittadini braidesi e che anzi, debbano esigere anche loro dalla Giunta regionale rispetto e cooperazione, andando al di là degli interessi di parte che sono fuori luogo sempre.
Gruppo del Movimento 5 Stelle Bra
