Nuova stretta del governo Conte, si chiudono anche le fabbriche e le attività produttive non indispensabili

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Nuova stretta del Governo Conte nella ricerca di contenere il Coronavirus. Nella conferenza stampa delle 23.20, in ritardo di 35 minuti rispetto al previsto, il premier ha espresso il proprio pensiero indicando le nuove direttive.

“Ci troviamo ad affrontare la più grande crisi del Paese nel dopo Guerra. Abbiamo a che fare on immagini forti che ci rimarranno impresse nella mente anche quando tutto sarà finito. I decessi non sono semplici numeri, sono concittadini, persone, storie di famiglie che perdono gli affetti più cari.

Le misure finora adottate sono forti, lo so, ma occorre tempo per vedere i risultati. Dobbiamo solamente rispettare le regole con fiducia e pazienza. Non abbiamo alternative in questo momento perchè solo così riusciremo a tutelare noi stessi e le persone che amiamo.

Tengo a precisare, comunque, che le il sacrificio di rimanere a casa è minimo rispetto a chi lavora in prima linea: mi vengono in mente ad esempio: medici, infermieri, forze dell’ordine, farmacisti, commessi, autotraportatori. Donne e uomini che non vanno solo a lavorare, ma compiono un atto di responsabilità ed amore verso il paese.

Per questo il Governo ha deciso di chiudere a partire da domani tutte le attività che non siano di prima necessità o per la produzione dei suddetti beni e servizi. Rimarranno aperti supermercati ed esercizi di generi alimentari, perciò mantenete la calma e non fatevi prendere dal panico. Resteranno aperte anche farmacie, para farmacie, banche, poste ne servizi assicurativi. 

Rallentiamo ma non fermiamo il motore produttivo del paese. E’ una misura che si rende necessaria nella fase di picco del contagio che serve per uscire da questa situazione”.