Coronavirus, Mauro Corino (titolare “Pasta Fresca-Gastronomia Corino” di Bra): “Siamo rimasti aperti perchè diamo un servizio ai braidesi, qui vengono ad acquistare cibo necessario”

"I nostri clienti sono molto disciplinati, entrano uno o due alla volta, ovviamente distanziati, aspettando il nostro cenno dall'interno del negozio. Rispettano le linee di distanza che abbiamo apportato sul pavimento, poi abbiamo fatto una porta d'entrata e una d'uscita. Garantiamo 1 metro e mezzo di distanza, con tanto di plexiglass protettivo nella zona cassa"

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La Pasta Fresca-Gastronomia Corino di Bra, con i nuovi dispositivi di sicurezza

Gli esercizi commerciali braidesi, in questo caso di generi alimentari, come stanno fronteggiando l’emergenza sanitaria in corso per il Coronavirus? Come stanno lavorando? Quali e come sono i servizi offerti alla clientela?

Abbiamo contattato telefonicamente Mauro Corino, titolare di “Pasta Fresca-Gastronomia Corino” di piazza Carlo Alberto a Bra. Un’attività iniziata nel 1964, per produrre e far conoscere la vera cucina piemontese, nella città della Zizzola.

Questa la testimonianza del commerciante braidese: “Dalla normalità a questa situazione di emergenza, il cambio è stato importante. Sono riuscito a lasciare a casa dei dipendenti, fortunatamente con una cassa integrazione speciale per noi artigiani. Siamo rimasti in due a lavorare, io e la mia compagna Paola. Il tipo di clientela è cambiato, anche il modo di servire. Sono tornato indietro nel tempo, come quando lavoravo con i miei genitori. Facciamo la vendita al bancone, abbiamo sospeso i servizi bar e ristorante, abbiamo un orario più contenuto di apertura al pubblico: lunedì, martedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19, il giovedì e la domenica dalle 9 alle 12,30. La mia compagna serve al bancone, io lavoro in cucina, poi l’affianco nei momenti di necessità. I nostri clienti sono molto disciplinati, entrano uno o due alla volta, ovviamente distanziati, aspettando il nostro cenno dall’interno del negozio. Rispettano le linee di distanza che abbiamo apportato sul pavimento, poi abbiamo fatto una porta d’entrata e una d’uscita. La nostra clientela la sta affrontando bene la situazione, noto che che vengono per necessità e con criterio. Noi non facciamo servizio a domicilio, abbiamo fatto questa scelta per questioni d’organico e questioni di sicurezza. Siamo rimasti aperti in questa emergenza sanitaria, perchè oltre ad essere un attività commerciale di prima necessità, noi diamo un servizio ai braidesi. Vengono per acquistare cibo necessario. Garantiamo 1 metro e mezzo di distanza, con tanto di plexiglass protettivo nella zona cassa. Inizialmente, forse, l’ho anche sottovalutata questa situazione. Oggi come oggi è molto seria, bisogna rispettare le regole. C’è ancora troppa gente in giro, ma soprattutto c’è poca responsabilità. Il buon senso dov’è finito?“.