Tutto pronto a Trinità: nel weekend torna il Carnevale

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Torna il Carnevale a Trinità. In programma appuntamenti gastronomici, con la Cena con i Conti presso il Castello dei Conti Costa, il gran veglione di sabato 15 febbraio e le imperdibili sfilate dei carretti allegorici tirati a mano per le vie del paese, previste per domenica 23 febbraio e domenica 1° marzo in compagnia delle maschere del Conte Giorgio Maria Costa, di sua moglie Luciana di Girolamo Roero e dei personaggi della corte festante.

Proprio le sfilate dei carretti allegorici caratterizzano il Carnevale di Trinità. Adulti e bambini realizzano divertenti carretti tematici messi in mostra durante le giornate di festa. Il percorso si snoda, tra coriandoli e stelle filanti, nel centro del borgo fossanese, in una grande festa in maschera per tutta la famiglia.

IL PROGRAMMA

SABATO 15 FEBBRAIO
Ore 21.00 – Gran Veglione di Carnevale in maschera presso il Castello Conti Costa.

MARTEDÌ 18 FEBBRAIO
Saluto e visita dei Conti agli ospiti del Centro Diurno e alle scuole.

VENERDÌ 21 FEBBRAIO
Ore 20.00 – Cena con i Conti presso il Castello Conti Costa (prenotazioni entro il 18 febbraio al cell. 333 598 2112).

DOMENICA 23 FEBBRAIO
Ore 14.00 – Sfilata di carretti allegorici tirati a mano. Ritrovo alle ore 13.30 in Piazza Umberto I°.

DOMENICA 1° MARZO
Ore 14.00 – Sfilata di carretti allegorici tirati a mano. Ritrovo alle ore 13.30 in Piazza Umberto I°.

LA STORIA DEL CONTE GIORGIO MARIA COSTA DI TRINITÀ

La famiglia Costa è presente sul nostro territorio fin dal basso medioevo, quando nel 1412 il Principe d’Acaja assegnò il feudo di Trinità, oltre alla signoria di Bene, Carrù, Polonghera, Arignano a Ludovico Costa. Il personaggio più di spicco di questa famiglia fu il Conte Giorgio Maria Costa.

Egli nacque intorno al 1515 nel feudo della Trinità, da Luigi Antonio e Bona Villa. Nel 1528, alla morte del padre, si trovò ad affrontare, con i due fratelli, i difficili anni delle guerre in Piemonte. Infatti dopo un secolo di pace, nel 1536 il Piemonte venne invaso e di lì a poco anche il feudo della Trinità fu teatro infelice della guerra tra Francesco I di Francia e Carlo V d’Asburgo. Negli anni seguenti Giorgio Maria passò da un assedio a un altro, da una scaramuccia ad un assalto, ed in tali imprese fu sempre vincitore.

Alcuni degli episodi più famosi che lo videro protagonista furono la difesa di Fossano, durante la quale fu nominato governatore, e l’assedio del castello di Sant’Albano nel 1544, che il Conte Costa distrusse vincendo sugli avversari. Per vendetta i filo francesi approfittando della sua assenza sul territorio natio, misero a ferro e fiamme Trinità, attaccarono la dimora della famiglia Costa sita sull’altura che affianca la chiesa Parrocchiale ed appiccarono il fuoco a tutto il paese.
Fecero molti prigionieri ed in tutta Trinità non rimasero in piedi che sei case. Non ancora contenti gli invasori insistettero on gli atti di violenza e riuscirono a radere al suolo l’antico castello dei Costa che venne poi ricostruito nel XVIII secolo ed ancora oggi svetta sul centro del paese.

L’attività militare del conte Costa proseguì fino alla pace di Cateau-Cambrésis del 1559. Iniziò così un periodo di non belligeranza e vi fu il ritorno al trono di Emanuele Filiberto il quale decise di onorare la fedeltà dimostrata dai Trinitesi ai Reali di Savoia, conferendo, con diploma del 15 aprile 1561, uno stemma a contorno rosso e sbarre azzurre con colomba volante in un cielo d’argento.

L’anno seguente, il Giorgio Maria fu nominato commissario e in seguito ambasciatore a Roma. Giorgio Maria Costa Conte della Trinità non fu solo valoroso uomo d’armi, ma anche marito e padre, infatti aveva sposato Luciana di Girolamo Roero di Sommariva e Pralormo e aveva avuto quattro figli: Girolamo Ferriolo, Bona, Giovanni Paolo e Adriana. Morì a Torino l’8 novembre 1568.

c.s.