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Ieri sera, giovedì 24 ottobre, è stato presentato, presso i locali della Cappella Marchionale di Revello, il progetto strategico Terre di mezzo, in piemontese “Tère ‘d Mes”, cuore della nobiltà rurale.
Octavia è una associazione di comuni nata nel marzo 2016 e comprende i comuni di: Scarnafigi, Ruffia, Cardè, Cavallerleone, Faule, Manta, Murello, Torre San Giorgio, Villafalletto, Villanova Solaro e Vottignasco. Dal 2019 si sono inseriti anche Casalgrasso Moretta, Polonghera e Revello.
L’associazione si estende su un’area pari a 272 kmq con un totale di 25.378 abitanti, al cui vertice c’è il presidente dell’associazione, Sindaco di Scarnafigi, Riccardo Ghigo.
Gli obiettivi dell’associazione sono: prima di tutto valorizzare e promuovere il territorio e le sue risorse culturali e produttive e le tradizioni che rappresentano una comune identità di questa area, ossia la terra di mezzo, altro obbiettivo è avviare un processo di sviluppo socio-culturale e turistico come base per lo sviluppo di servizi e iniziative sul territorio, e per ultimo creare consapevolezza delle risorse e potenzialità di sviluppo da parte dei cittadini e residenti, coinvolgendoli nel processo di valorizzazione.
Grande valore ha poi assunto la creazione dell’applicazione visit Octavia, tramite la quale si ha occasione di poter conoscere la storia e le tradizione del comune associato in cui il turista si trova, grazie ad appositi punti situati all’interno dei comuni a cui l’applicazione si associa per dare informazioni tramite audio ascolti e voci narranti, la creazione di un portale web multilingue, un database georeferenziato, sono stati realizzati QR code e integrazioni alla cartellonistica, e sistemi di rilevazione dei paesaggi.
Per Octavia il turismo deve essere usato come leva per lo sviluppo socio-economico del territorio, con obiettivi condivisi con i comuni associati, cercando di affermare il progetto in funzione dei fondi a livello regionale ed europeo.
E’ importante per Octavia promuovere un’area marginalmente interessata da flussi turistici, attraverso la valorizzazione integrata di risorse e beni culturali e ricchezze paesaggistiche, naturalistiche ed enogastronomiche e un patrimonio immateriale, ancora poco conosciuto e affermato.
Il tutto deve ovviamente essere supportato da un intervento attivo di operatori locali, poichè lungo i vari percorsi interessati alla conoscenza dei luoghi, ci sarà un circuito con eventi e animazioni.
Moltissime le rappresentanze comunali e regionali presenti all’evento.
